Sul bus diretto ad Abano con il biglietto sbagliato Staccate cinquanta multe

Cinquanta multe nella sola giornata di sabato per i passeggeri diretti ad Abano e Montegrotto. Il motivo? Anziché del biglietto da 2,60 euro erano in possesso di quello urbano valido all’interno del territorio comunale di Padova di 1,30 euro. Le multe sono da 50 euro, più il costo del biglietto entro i primi cinque giorni. Se la sanzione non viene pagata entro 60 giorni, la multa sale a 115 euro. Non è la prima volta che la “caccia” al viaggiatore verso i paesi della zona termale senza il documento di viaggio adeguato viene messa in atto in grande stile dai verificatori di BusItalia Veneto.
Il controllo nei confronti dei passeggeri senza il biglietto viene effettuato non solo sugli autobus diretti ad Abano e Montegrotto, ma anche su quelli che collegano la stazione e il centro con Sarmeola e Caselle (linea 10) e con Tencarola e Selvazzano (linea 12). «BusItalia ha fatto bene a intensificare il servizio di controllo sulle linee A, M ed AT e anche su quelle per Selvazzano e Sarmeola di Rubano», osserva Sandro Lollo, autista-sindacalista della Fit-Cisl, «Su queste due linee molti viaggiatori, invece di pagare 1,50 come biglietto sub-urbano, sborsano 1,30, che è la tariffa più bassa che si applica a chi si sposta all’interno del territorio comunale. Ben più grave, poi, è la situazione sui bus che vanno ad Abano e Montegrotto. Numerosi viaggiatori, invece di sborsare 2,60 euro, pagano solo 1,30 o al massimo 1. 60 che è la tariffa,ì da pagare fino alla prima fermata nel Comune di Abano, in zona San Lorenzo. Chi ha in tasca il biglietto di 1,30 non ha il diritto di raggiungere Abano centro oppure Montegrotto, ma deve scendere dal bus all’ultima fermata posizionata all’interno del territorio comunale di Padova. Ad esempio a quella davanti Salata. Secondo me bisognerebbe potenziare anche i servizi informativi aziendali. «Ma chi sono quelli che, di solito, fanno i furbetti? Sono sia italiani che stranieri, tra cui numerosi studenti che non sono abbonati, i bengalesi e cingalesi che vanno a portare le rose nei bar ed i ristoranti aponensi e gli africani che vanno a dormire negli alloggi economici che si trovano a Tencarola oppure nei paesi termali. Non mancano i turisti che arrivano a Padova in treno e utilizzano i mezzi pubblici di BusItalia per raggiungere i rispettivi alberghi di destinazione. In genere, però, i turisti trovano la biglietteria della stazione chiusa in quanto gli sportelli abbassano le serrande già alle sette di sera oppure non trovano indicazioni a sufficienza. Ad esempio non è indicato che il capolinea dei bus per Abano non è in piazzale stazione, ma in una corsia della limitrofa autostazione. —
Felice Paduano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova