Tappeti in via Roma Shamouni chiude

Shamouni Svadtov
L'Ultimo tappeto. Dopo 46 anni dedicati al commercio d'importazione dall'Iran, Shamouni Svadtov ha deciso di chiudere anche il «Teheran Carpets» che ha sempre gestito assieme ad alcuni familiari in via Roma 33. Si dedicherài esclusivamente all'attività immobiliare. In passato aveva già abbassato le serrande agli altri negozi di Canton del Gallo, Galleria Tito Livio e nel centro storico di Verona. La liquidazione è già iniziata con orario continuato dalle 9,30 alle 19,30, compresa la domenica. In vendita gli ultimi 6.000 tappeti, tra i quali alcuni bellissimi esemplari di Nain, Tabriz, Gabbè, Bukara, Uzbek, Shirvan e Kum. Gi sconti, in vigore dal 6 novembre, vanno dal 60 all'80%. Tutti i tappeti sono annodati a mano e muniti di certificato di autenticità. La chiusura è definitiva. Tra gennaio e febbraio i locali ospiteranno un nuovo negozio di abbigliamento sportivo della catena Non Solo Sport, che fa riferimento alla famiglia Giordani. In pratica tra i tappeti ed il cantiere Shamouni ha scelto definitivamente l'attività di costruttore e di restauratore di palazzi storici di pregio. Tra i tanti immobili, che l'imprenditore ha portato a nuova vita ci sono i palazzi Polcastro (via Santa Sofia, dove ha dormito anche Napoleone Bonaparte), Borromeo (tra le vie Dante e San Fermo), Lazara (in via Roma), Sinigaglia (in Piazza dei Frutti) e recentemente Palazzo Molin in via Carlo Cassan. Tutta una serie di nuovi ed esclusivi appartamenti che sono stati acquistati dalle famiglie «in» della città. (f.pad.)
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