«Tasso di tradimento»: padovane le donne più infedeli del Veneto

La ricerca di un sito di incontri extraconiugali: nella città del Santo il maggior numero di iscrizioni femminili. Ma la città con più tradimenti è Verona

PADOVA. E’ Verona la città del Veneto con più «infedeli», seguita a ruota da Padova. Mentre Venezia resta la città degli innamorati. Almeno secondo il sito per incontri clandestini Gleeden.com, che ha stilato la classifica delle città con più iscritti. E in testa a Nordest c’è proprio la città di Romeo e Giulietta, con circa 8 mila iscritti al sito di incontri extraconiugali.

Ma Padova non sfigura, soprattutto per presenze femminili: quelle che più sorprendono in questo tipo di siti web. Padova segue Verona nella classifica con oltre 7 mila iscritti. Ma se la prima posizione le sfugge per numero totale, le padovane battono le signore scaligere per numero di presenze sul sito. Sono infatti le padovane a guadagnare la «palma d'oro» dell'infedeltà davanti a tutte le altre donne della regione.

Venezia si ferma alla terza posizione, non distante dalle altre città venete. Ma è suo il record di vistite al sito nell'ultimo mese con oltre 15 mila veneziani in cerca di un giardino segreto al riparo da occhi indiscreti dove fare incontri clandestini. Vicenza con oltre 3 mila iscritti, precede Rovigo e Belluno per numero di infedeli.

L’ironica classifica del «tasso di tradimento» è stata elaborata da Gleeden.com, il primo sito di incontri extraconiugali in Italia. Il Veneto risulta la quarta regione, dopo Lombardia, Lazio e Campania per numeri di iscritti sul sito di incontri per persone sposate alla ricerca di un'avventura extraconiugale al di fuori della propria coppia.

«Le grandi città - spiega Viola Occhipinti, responsabile comunicazione per l'Italia del sito - danno garanzia di riservatezza: ci si può incontrare in ristoranti o bar senza aver timore che qualcuno ci riconosca. E’ per questo che Verona, Padova e Venezia, sono le mete preferite per chi abita in periferia e vuole sfuggire al pericolo di essere riconosciuto».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova