Tav, linea per l’Interporto e nuova stazione di Padova. Entro il 31 gennaio pronti i primi progetti

Via libera all’accordo tra Rfi, Comune e Regione: lo Stato reperirà le risorse per rivoluzionare l’intero terminal

PADOVA. L’arrivo dell’Alta velocità in città, una nuova stazione e un nuovo cavalcavia Borgomagno, il collegamento a est per l’Interporto ed anche l’ipotesi di usare i binari per il trasporto pubblico. Un piano di investimenti da 3 miliardi nei prossimi 10 anni che un gruppo di lavoro (formato da Rfi, Sistemi Urbani, Regione e Comune) elaborerà entro il 31 gennaio. Il via libera al protocollo d’intesa è arrivato ieri sia da parte della Regione che di Palazzo Moroni. E le società del gruppo Ferrovie si impegnano anche a trovare le risorse necessarie per poi realizzare davvero le opere ipotizzate.

L’alta velocità

Dopo le polemiche e l’incontro chiarificatore tra il sindaco Giordani l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile, l’impegno del gruppo Ferrovie per Padova entra nel vivo. E si avvia la fase operativa, pur restando ancora nell’ambito dell’elaborazione delle soluzioni progettuali. Ma ora c’è una scadenza.

Un impegno che coincide con la «penetrazione» in città dell’Alta velocità Brescia-Padova. L’ultimo tratto ad essere realizzato sarà quello tra Vicenza e la città del Santo: 26 chilometri che correranno in affiancamento all’esistente linea Milano-Venezia, con l’unica interferenza con l’autostrada A4 all’altezza dei Mestrino, superata grazie a un sottopasso.

La nuova stazione

Per arrivare in città però l’Alta velocità ha bisogno di un nuovo cavalcavia Borgomagno. Quello attuale oltre ad essere datato è anche basso. L’ipotesi è di costruire un nuovo cavalcavia a fianco dell’attuale, dal costo di circa 10 milioni. La nuova struttura, secondo il protocollo, dovrà permettere «il traffico veicolare nelle due direzioni e quello tramviario».

Con la Tav ci sarà anche una nuova stazione, visto che viene definita da Ferrovie «strategica a livello nazionale». L’ipotesi allo studio è quella di una piastra sopraelevata che possa creare un collegamento tra l’Arcella e il centro città. Nel protocollo si parla anche di «valorizzazione e riqualificazione delle aree adiacenti l’attuale stazione, includendo anche una nuova rivisitazione generale dell’impianto volta a creare una ricucitura del tessuto urbano che tenga conto delle nuove esigenze sociali che sempre più valorizzano i percorsi ciclabili e pedonali».

Metrò e Interporto

C’è anche l’impegno alla «creazione di sistemi di integrazione modale a servizio dei viaggiatori anche ricorrendo a sistemi lean», cioè metropolitane di superficie. Infine l’obiettivo è «ridurre il conflitto tra il flusso merci e il flusso passeggeri». È per questo che Rfi sta già studiando una soluzione per collegare l’Interporto a est con la linea per Venezia, evitando così di “tappi di bottiglia” in stazione.

Nei prossimi 10 giorni, dunque, si insedierà il gruppo di lavoro. E a fine gennaio saranno presentate tutte le scelte progettuali. —


 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova