Telecamera nascosta sulla gamba Spiava la collega sotto le gonne

Impiegato di 35 anni aveva sistemato la videocamera al polpaccio per filmare la compagna di scrivania in abiti succinti. Gli strani movimenti lo hanno fatto scoprire: denunciato
Di Enrico Ferro

Lui è un impiegato con la passione dei computer e con poca fortuna in ambito amoroso. Lei è una appariscente collega di 50 anni con forme generose e vestitini svolazzini. Cosa sia passato per la testa al sempre disponibile dirimpettaio chiamato in causa solo ed esclusivamente per i ricorrenti problemi informatici, questo non si sa. Fatto sta che si è installato una telecamerina sui pantaloni all’altezza del polpaccio. Sì, uno di quegli obiettivi che i ciclisti montano sui caschetti per immortalare le loro imprese. Il problema è che questo colletto bianco di 35 anni, dipendente di una ditta di via Canada, l’unica impresa che concepisce da un po’ di tempo a questa parte è la “radiografia” della piacente collega. Voleva filmarla sotto la gonna ma quando uno è maldestro non c’è proprio verso. E così, oltre a una serie di improperi da parte di lei, ha rimediato anche una denuncia a piede libero dai carabinieri.

Il reato è “interferenze illecite nella vita privata”. Gliel’ha snocciolato alla lettera il maresciallo Enzo Callegaro, comandante della stazione di Noventa, quando si è precipitato nella sede dell’azienda chiamato dalla donna piuttosto agitata.

Insomma, il comportamento del trentacinquenne risultava strano da giorni. Si avvicinava alla collega e si muoveva in modo strano. Aveva nascosto il corpo centrale della telecamerina con un risvolto particolare sui pantaloni e cercava quindi di indirizzare l’obiettivo sotto la gonna della prescelta. L’altro giorno è stato colto sul fatto e ha fatto una figuraccia che non dimenticherà facilmente. L’oggetto dei suoi desideri gli si è rivoltato contro con urla e accuse prima di chiamare i carabinieri. Gli altri colleghi hanno tentato di bloccarlo per “cristallizzare” la situazione, per evitare cioè che togliesse il dispositivo per eliminare ogni prova. Quando i militari dell’Arma sono arrivati negli uffici dell’azienda, hanno trovato una situazione un tantino tesa.

La telecamera trovata addosso al trentacinquenne ha consentito ai militari di perquisire la sua abitazione di Albignasego. O meglio: la casa in cui vive ancora con i genitori. Lì hanno trovato un computer, altre due telecamere e una quantità industriale di dvd. Tutto il materiale è stato sequestrato e nei prossimi giorni sarà visionato dagli investigatori che vogliono sapere, innanzitutto, quante volte l’aveva fatto prima e in seconda battuta che fine facevano i filmini hot.

Oltre all’attività di polizia giudiziaria, la trovata del trentacinquenne potrebbe trasformarsi anche in un problema di ordine disciplinare visto che tutto è avvenuto in un ambiente di lavoro, negli uffici di una nota azienda della zona industriale di Padova. Ma questa è un’altra storia. Ciò che resterà impresso nella memoria, è questa colossale figuraccia.

@enricoferro1

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova