Telecamere in tabaccheria collegate con la questura

Una telecamera collegata in diretta con le forze dell’ordine per proteggere i tabaccai: una delle categorie più a rischio del commercio. L’intesa è stata confermata ieri in Prefettura e firmata dal...
Una telecamera collegata in diretta con le forze dell’ordine per proteggere i tabaccai: una delle categorie più a rischio del commercio. L’intesa è stata confermata ieri in Prefettura e firmata dal prefetto Renato Franceschelli e dal presidente provinciale della categoria, Italo De Rossi. Il protocollo è già in vigore da tre anni e ha suggellato un’intensa collaborazione con le forze di polizia per tutelare i tabaccai che sono «storicamente esposti a furti e rapine», ha spiegato il prefetto. «Grazie a questo protocollo sarà anche incrementata la sorveglianza fin dall’organizzazione dei servizi. Di recente è stata sgominata una banda che rubava le sigarette al momento dello scarico della merce. È stata così fermata una catena di furti, tuttavia non dormiamo sonni tranquilli».


Nella provincia di Padova le tabaccherie sono 850, di queste, 250 sono in città, dove insiste quel 20% di esercizio che ha già installato la telecamera “live”. «Il sistema è oneroso», rivela De Rossi, «naturalmente non si paga il collegamento ma costa proprio l’impianto della telecamera e degli allarmi». Funziona così: «l’occhio elettronico viene attivato da un pulsante di allarme nascosto sotto il bancone che apre la videata (giorno e notte se è violato l’allarme) sia all’interno del negozio, sia, contemporaneamente, in Questura».


Il Protocollo è tanto più importante perché la categoria ha di recente aderito alla Banca 5, ovvero un Istituto di credito acquistato da Banca Intesa e rivolto appunto ai tabaccai. «Viviamo anche noi la crisi», spiega il presidente, «e sentiamo la necessità di aprirci al maggior numero di servizi possibili.


Con Banca 5 possiamo fornire cinque servizi: conti correnti postali; carte di credito e pos; assicurazioni; servizi postali e finanziari (piccoli prestiti). In Provincia sono 450 le tabaccherie che fanno questo servizio. Difenderci dalla criminalità è per noi un chiodo fisso perché siamo delle attività sul marciapiede, dunque senza nessuna particolare misura di sicurezza. Questa intesa la riteniamo fondamentale ma un altro obiettivo importante è ridurre al minimo il denaro contante a favore di quello elettronico».


Elvira Scigliano


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