Teresianum, comunità in lutto per la morte di Madre Carmen

Una brutta influenza ha aggravato le sue condizioni, giovedì notte il decesso. Spagnola d’origine, era a Padova da oltre 40 anni. Una colonna dell’istituto 

PADOVA. Se n’è andata nella notte tra giovedì e venerdì, in silenzio, senza disturbare nessuno. Passando in poche ore dal sonno alla morte, una morte che ha sconvolto la comunità del Teresianum, di cui era un punto di riferimento da oltre 40 anni.

Ora la piangono tutti, intere generazioni di padovani che hanno studiato con lei, perché Madre Carmen Alfaro era legata a filo doppio con l’istituto di corso Vittorio Emanuele, dove sino a poche settimane fa continuava a insegnare musica (e religione) nella scuola secondaria e spagnolo ai piccoli della scuola dell’infanzia.

A padova da 40 anni. Aveva 77 anni, ed era nata a Calahorra, nella penisola iberica. Entrata nella Congregazione delle Sorelle della Compagnia di Santa Teresa e Gesù, da Barcellona (dove si trova la sede) era arrivata in Italia negli anni Settanta, insediandosi a Padova, diventata la sua città d’adozione.

Ultimamente non stava bene, colpita da una brutta forma influenzale con febbre alta, ma l’altro pomeriggio – assicurano le altre sette suore che vivono nell’istituto – era cosciente e di discreto umore, nonostante fosse bloccata a letto.

Era una colonna. Il vuoto che lascia è enorme, e non solo per le sorelle e i docenti che dividevano con lei la quotidianità. A trovarla priva di vita nella sua cameretta è stata madre Maria Teresa, responsabile del Teresianum e Superiora delle suore. «Dopo la messa delle 7, mi sono recata da lei per accertarmi delle sue condizioni di salute», ha raccontato affranta. «Era riversa sul cuscino, sembrava dormisse ancora».

Poi, lo spazio al ricordo: «Una carissima persona, molto generosa, aveva sempre una parola per tutti. Ci mancherà tantissimo». Madre Carmen era stata, fra l’altro, l’economa dell’istituto, ne aveva seguito la gestione finanziaria. Ed anche questo aveva contribuito a farne una colonna della scuola.

Niente lezioni. Il preside Umberto Rigato ha scritto: «La ricorderò con gli alunni per quello che lei è stata per ciascuno, per far sì che il suo ricordo diventi memoria». E Donatella Marcato, una delle insegnanti più amate, fra le lacrime ne ha tratteggiato un ritratto particolare.

«Madre Carmen era raffinata, elegante, molto colta. Appassionata di arte e musica, resteranno indimenticabili i suoi insegnamenti di galateo a tavola, oltre all’immancabile saluto in spagnolo la mattina a piccoli e grandi». In occasione dei funerali, fissati per martedì 26 alle 10. 30 nella chiesa di Santa Croce, la scuola di corso Vittorio Emanuele resterà chiusa: i 163 alunni dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, con le suore e il personale docente, daranno l’estremo saluto a una donna che si è spesa in modo straordinario nel campo dell’educazione e della cultura da trasmettere ai bimbi e ai ragazzini. —
 

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