“The Grand Hotel Budapest”, Berlino apre con Wes Anderson

BERLINO. Non poteva aprire meglio il 64° Festival di Berlino, se non con il tocco visionario e colorato di Wes Anderson che in “The Grand Budapest Hotel”, nelle sale italiane dal 10 aprile, mette in...
?The Grand Budapest Hotel?, l'ultima fatica cinematografica del regista Wes Anderson che apre il Festival di Berlino ed esce in Italia il 10 aprile con il titolo ?Grand Budapest Hotel?, 4 Febbraio 2014. ANSA/ UFFICIO STAMPA +++ NO SALES EDITORIAL USE ONLY +++
?The Grand Budapest Hotel?, l'ultima fatica cinematografica del regista Wes Anderson che apre il Festival di Berlino ed esce in Italia il 10 aprile con il titolo ?Grand Budapest Hotel?, 4 Febbraio 2014. ANSA/ UFFICIO STAMPA +++ NO SALES EDITORIAL USE ONLY +++

BERLINO. Non poteva aprire meglio il 64° Festival di Berlino, se non con il tocco visionario e colorato di Wes Anderson che in “The Grand Budapest Hotel”, nelle sale italiane dal 10 aprile, mette in scena una tragicommedia piena di barocche e ingombranti individualità, tutti personaggi pieni di doppie e triple anime.

Il film in corsa per l’Orso d’Oro è ambientato negli anni Venti in un luogo involontariamente teatrale come può essere solo un foyer d’hotel. Qui maestro di cerimonie e allo stesso tempo capocomico è il leggendario concierge Monsieur Gustave (Ralph Fiennes). È lui il silenzioso e sorridente direttore capace di rendere felice qualsiasi cliente. Il film girato in Germania, a Gorlitz, cittadina ai confini con la Polonia, nasce ispirandosi ai racconti di Stefan Zweig ma anche Lubitsch, Bill Wilder e Kubrick. Il regista voleva far rivivere quell’atmosfera tra le due guerre in un posto che potesse somigliare a un paese dell’Est. Wes Anderson, regista americano classe 1969, era già stato in competizione alla Berlinale nel 2002 con “The Royal Tenenbaums” e poi nel 2005 con “The Life Acquatic”.

A questo Festival, grande assente è il cinema italiano.

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