Titti Panajotti (Italia Nostra) «In Salone un incredibile sfregio che è frutto di presunzione»

Scandalizzata, decisa e dura «Quello che stanno facendo in Salone è incredibile. Ma chi l’ha permesso?». Titti Panajotti, (nella foto) rappresentante di Italia Nostra interviene sull’installazione di strutture in legno alte nove metri all’interno del Palazzo della Ragione.
L’allestimento della biennale d’architettura Cappochin (curato da Michele De Lucchi) aveva fatto storcere il naso anche alla consigliera del Pd Maria Beatrice Rigobello Autizi. «All’interno del Salone ne abbiamo ormai viste di tutte i colori – spiega Panajotti – Ma una mostra così mastodontica mancava... Se poi la fanno gli architetti moderni, è un dato ancora più inquietante. Se per esibire se stessi vanno a confliggere così con un monumento tanto importante è segno di arroganza e presunzione incredibile. Giro il mondo per musei, e se in una città trovassi una situazione del genere mi imbufalirei». Panajotti chiama in causa il sindaco Flavio Zanonato. «Dopo la sua rielezione nel 2004 ci aveva promesso un regolamento per la gestione del Salone e delle piazze: lo stiamo ancora aspettando». Sulla proposta della commissione di valutazione caldeggiata da Autizi che porterà una mozione in consiglio comunale, Panajotti chiosa: «Ben venga se può aiutare». E se le chiedessero di farne parte? «Non cerco careghe, ma se c’è da dare un parere però preventivo lo faccio volentieri. Dicono che Italia Nostra dice troppi no? Se potessimo dire la nostra prima di approvare i progetti, il contributo sarebbe più costruttivo. Se li presentano a giochi fatti, è tutto più difficile. E non ci siamo dimenticati dei Musei Civici: continueremo a dare battaglia, per un restauro che secondo noi è illegale a causa di alcuni vincoli che da anni insistono sull’area. Ci saranno presto sorprese».
(e.a.)
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