Torna al Lido il cinema di Segre Due solitudini si incontrano prima che cada “La prima neve”

È il giorno di Andrea Segre. Alle 14 in sala grande, alla presenza del regista padovano, del cast, dei produttori Francesco Bonsembiante e Marco Paolini, e di qualche illustre amico come il ministro...
Di Marco Contino
(L-R) French actor Jean Christophe Folly, italian actress Anita Caprioli, Italian director Andrea Segre, Italian actors Matteo Marchel and Giuseppe Battiston, arrive at the Lido di Venezia to promote the movie 'La Prima Neve', during the 70th Annual Venice Film Festival, in Venice, Italy, 05 September 2013. The movie will be presented in the Orizzonti section at the festival running until 07 September. ANSA/ETTORE FERRARI
(L-R) French actor Jean Christophe Folly, italian actress Anita Caprioli, Italian director Andrea Segre, Italian actors Matteo Marchel and Giuseppe Battiston, arrive at the Lido di Venezia to promote the movie 'La Prima Neve', during the 70th Annual Venice Film Festival, in Venice, Italy, 05 September 2013. The movie will be presented in the Orizzonti section at the festival running until 07 September. ANSA/ETTORE FERRARI

È il giorno di Andrea Segre. Alle 14 in sala grande, alla presenza del regista padovano, del cast, dei produttori Francesco Bonsembiante e Marco Paolini, e di qualche illustre amico come il ministro Zanonato, “La prima neve” farà il suo debutto ufficiale alla Mostra del Cinema di Venezia, ultima pellicola in concorso della rassegna Orizzonti. “La prima neve” è un altro tassello del suo cinema della realtà: come in “Io sono Li”, il tema dell’immigrazione è pregnante, anche se l’incontro tra culture diverse è solo il punto di partenza di una storia che racconta la difficoltà di essere padre.

Dani (Jean Christophe Folly) è un ragazzo africano del Togo, in fuga dalla guerra in Libia, ospite di una casa di accoglienza ai piedi della Val dei Mocheni, una valle “chiusa”, una realtà sospesa tra i boschi, né meta di approdo, né luogo di passaggio. Dani, che ha una figlia di un anno di cui però non riesce ad occuparsi, lavora nel laboratorio di un vecchio falegname, Pietro, che vive in un maso di montagna insieme alla nuora Elisa (Anita Caprioli) e al nipote Michele (Matteo Marchel), che ha solo dieci anni, ma ha già conosciuto il dramma di una perdita. Orfano del padre, Michele, quando non gioca tra i boschi con i suoi coetanei o con Fabio (Giuseppe Battiston), più un complice che uno zio, accompagna Dani a raccogliere la legna prima che cada la neve: le loro solitudini cominciano ad ascoltarsi e il vuoto nelle loro vite a colmarsi di altro, sotto gli occhi di una natura bellissima nella sua indifferenza.

Andrea Segre, che al Lido ormai è di casa, non tradisce l’emozione di essere per la prima volta in concorso a Venezia. «Finora non mi sono preoccupato - confessa. Lo deciderò oggi, ma posso dire che avere accanto dei compagni di viaggio meravigliosi mi aiuta a non pensarci». Quanto al nesso tematico tra “Io sono Li” e “La prima neve”, il regista padovano non pensa che le due opere compongano un vero e proprio dittico della sua poetica: «Entrambi stanno dentro al mio cinema: hanno un dialogo forte con la natura, raccontano lo scarto, non solo culturale, ma anche generazionale e fanno tesoro della mia esperienza documentaristica».Un’ultima battuta Andrea Segre la dedica al suo piccolo protagonista Matteo Marchel. «Inizialmente avevo pensato ad un protagonista più grande: poi quando ho visto Matteo, sono rimasto folgorato dai suoi occhi di bambino capaci di esprimere la rabbia che mi serviva. Aveva qualcosa di più forte di tutti gli altri: al provino è arrivato con una fisarmonica. “Mi aiuta a sfogarmi quanto sono arrabbiato” - mi ha detto - e in quel momento ho capito che Michele doveva essere lui». Una sensibilità verso l’infanzia che ha instillato nel regista l’idea di realizzare un progetto, intitolato “La prima scuola”, a sostegno dei giovani delle realtà di periferia com’è la Val dei Mocheni. La raccolta fondi comincerà già questa sera in occasione della festa organizzata dopo la proiezione ufficiale. Nella parrocchia di Gesù lavoratore a Marghera andrà in scena una grigliata mochena a base di prodotti trentini e un vero e proprio spettacolo con le esibizioni di Marco Paolini, Giuseppe Battiston (insieme al musicista Piero Sidoti), e Piccola Bottega Baltazar che ha curato le musiche originali del film.

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