Torna il Botellòn a Padova: fissato per il 27 maggio

PADOVA. Torna il Botellòn, il grande raduno alcolico. L'evento è stato programmato per mercoledì 27 maggio. L'annuncio è comparso sulla pagina facebook della "Comunità" Botellòn Padova, come potete vedere nella riproduzione qui sotto. In poche ore sono già 4 mila i partecipanti che hanno annunciato l'adesione sul social network.
Il Botellòn si svolgerà anche quest'anno in Prato della Valle. Autorizzazioni permettendo, viste anche le polemiche degli anni scorsi.

Il vicesindaco Mosco: "No al Botellon, siamo la città delle regole e non dello sballo". "Padova è la città delle regole e delle opportunità. Il Botellon è un raduno spontaneo al di fuori delle regole e che non crea alcuna opportunità, anzi: è una "bevuta collettiva" che fa ricadere sulla comunità e sulle tasche dei padovani solo costi. Costi in termini di pulizia della città, in termini di controllo da parte della polizia locale per tutelare l’ordine pubblico, in termini di emergenza sanitaria. Vogliamo rispetto per Padova, per i padovani, per chi lavora in città e paga le tasse – dichiara il vicesindaco Eleonora Mosco, assessore al commercio e alle politiche giovanili - Non vogliamo che Prato della Valle, la piazza più bella d’Europa e del mondo, diventi una discarica a cielo aperto e non vogliamo nemmeno far passare il messaggio che ci si diverte solo bevendo e sbronzandosi fino a tarda notte. Per tutte queste ragioni dico no al Botellon, lo dico da giovane cittadina, lo dico da amministratore pubblico con il senso di responsabilità che mi appartiene e che contraddistingue l’amministrazione Bitonci".
"Non vogliamo e non possiamo permettere di essere scacco di un manipolo di persone il cui unico scopo è sballarsi – rincara il vicesindaco – Noi siamo dalla parte dei cittadini, di chi lavora, di chi apprezza una città pulita. Questa Amministrazione ha fatto molto e continuerà a farlo per rendere Padova una città aperta, viva e vivibile sempre, ogni giorno. Lo abbiamo fatto creando opportunità e dettando regole chiare, per il bene di tutti e per rendere la città un luogo sempre più sicuro. E la movida intelligente che abbiamo proposto ai padovani di tutte le età e ai turisti per vivere il centro storico e i quartieri, è solo un esempio di come ci si possa divertire senza nuocere e senza far ricadere conseguenze costose e diseducative, ripeto, sulle spalle e nelle tasche degli altri. Ricordo che noi siamo l'Amministrazione che ha aperto i bar fino alle due - conclude il vicesindaco - Ricordo anche che abbiamo approvato un nuovo regolamento di polizia urbana per dare dignità alla nostra città e la coerenza è un valore che ci appartiene. Dire no al Botellon significa essere coerenti".
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