Padovani in coda in auto per 35 ore in un anno: effetto cantieri del tram
Il report di Inrix sul 2024 vede un peggioramento dei tempi del 3% rispetto al 2023. La città è 19esima in Italia, meglio di Verona e Vicenza. Il vero caos è a Roma

Nell’anno appena passato un padovano ha trascorso in media ben 35 ore in coda, bloccato nel traffico.
L’equivalente di un giorno e mezzo perso ad aspettare che la macchina davanti si muova.
È quanto emerge dalla consueta ricerca del “Global traffic scorecard” dell’azienda statunitense Inrix.
Padova è al 19esimo posto in Italia (e al 238esimo della classifica mondiale), ma il traffico è peggiorato del 3% rispetto al 2023 e addirittura dell’11% rispetto al 2022.
Effetto ovvio dei cantieri delle due nuove linee del tram che nei mesi scorsi hanno occupato spazi e strade importanti della città, creando spesso code e ingorghi.
«Ma la situazione appare migliore di quella di altre città dove non ci sono lavori. Il nostro impegno è a togliere sempre più auto dalle strade, solo così si evitano gli ingorghi», spiega l’assessore alla mobilità Andrea Ragona commentando i dati.
Va peggio a Verona e Vicenza
Effettivamente in altre città del Veneto va anche peggio.
I veronesi hanno trascorso 39 ore bloccati nel traffico (ma hanno anche loro i cantieri della filovia) e poi a Vicenza le ore in coda sono state addirittura 41, quasi due giorni. A Mestre invece sono state circa 30.

La città peggiore in Italia è ovviamente Roma: nella Capitale ogni automobilista perde nel traffico ben 71 ore, va leggermente meglio a Milano con 64 ore in coda e poi Bergamo con 50 e Palermo con 45.
Nel mondo la situazione è ben peggiore perché Istanbul fa segnare il record di 105 ore di stop (quasi quattro giorni e mezzo) e 102 se ne passano in coda per le strade di New York.
La curiosità è anche nella velocità media dell’ultimo miglio che a Padova, tradotta in chilometri orari, è in media 24,1.
Segno che le tanto contestate zone 30 sono di fatto già estese a gran parte del centro città.
Meno auto sulle strade
«Sono dati che rendono giustizia a Padova: non c’è nessun caos. Siamo messi meglio rispetto agli altri capoluoghi del Veneto. Se si considerano i giorni lavorativi è un perdita di pochi minuti al giorno – commenta l’assessore alla mobilità Andrea Ragona – Comunque ha ragione il presidente dell’Ascom Bertin quando dice che non bisogna mai sedersi. Proprio per questo stiamo lavorando a incentivare il trasporto pubblico e continuiamo a investire sulle piste ciclabili».
Lo scopo dunque è spingere i padovani a usare meno l’automobile: «Il trasporto pubblico deve essere più veloce della macchina, così diventa competitivo – osserva ancora Ragona – Ci saranno ancora due anni di cantieri, ma già nel prossimo partirà il nuovo tram».
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