Tram, grana sulla Alstom: ora i mezzi per Padova sono a rischio

L'azienda francese perde lo stabilimento di produzione e la pista di test dei mezzi Translohr. Per Padova ci sono i soldi ma potrebbero non essere più disponibili le vetture

PADOVA. La vera “tegola” sul percorso della seconda linea del tram non arriva da Roma ma da Duppigheim, cittadina francese nella periferia di Strasburgo. Qui ha sede lo stabilimento di produzione e la pista di prova dei mezzi Translohr, che era stata acquisita nel 2012 da Alstom, ma che ora verrà ricomprata dalla Lohr Industrie, l’azienda dell’86enne Robert Lohr.

Che ricadute ha questa notizia per Padova? Il fatto che la Alstom, oggi proprietaria del brevetto sul mezzo, potrebbe non essere più in grado di produrlo e testarlo. Si potrebbe arrivare alla paradossale situazione per cui, per la nuova linea dalla stazione a Voltabarozzo, ci sarebbero i soldi ma non i mezzi, con un inevitabile slittamento dei tempi o, peggio ancora, la necessità di rivedere il progetto.

Mezzo innovativo ma conteso. Il Translohr, che dieci anni fa era uno tra i sistemi di trasporto più innovativi, ha sempre avuto una storia contrastata. Ideato dagli uomini di Robert Lohr, è stato testato a Clermont Ferrand e poi utilizzato per Padova, Mestre, Medellin in Colombia e alcune città cinesi. Poi però, nel 2012, la crisi economica ha travolto la Lohr, costretta a cedere la divisione Translohr alla Alstom che ha creato (con il contributo al 49% di un fondo d’investimento del ministero francese) una nuova società chiamata NTL.

Adesso però la Lohr Industrie, che ha continuato a produrre bisarche e vagoni ferroviari, si è pienamente ripresa dalla crisi. Ed ha cominciato a rientrare nel mercato della mobilità pubblica, addirittura commercializzando un bus navetta a guida autonoma chiamato “i-Cristal” e realizzato assieme alla Transdev.

Le ultime commesse. Alstom dunque dovrebbe trasferire altrove la produzione di Translohr. I mezzi della seconda generazione (più avanzati rispetto a quelli padovani) sono stati realizzati per la linea T5 che serve la periferia nord della rete di trasporto pubblico di Parigi.

Alstom, inoltre, ha appena completato una commessa per la produzione di 5 nuove vetture per Clermont-Ferrand, che entreranno in servizio nei primi mesi del 2019. Infine restano in “magazzino” alcuni mezzi già pronti ma fermi da anni perché destinati a Latina, dove il progetto di tram è stato cancellato.

Le ultime innovazioni sul mercato. Ma il mercato dei mezzi di trasporto è in continua evoluzione, come dimostrano le novità presentate a Innotrans 2018, la fiera del settore che si è svolta alcune settimane fa alla Messe di Berlino.

Alstom, che detiene il brevetto sul sistema di guida del Translohr, ha presentato degli innovativi vagoni per la seconda linea della metropolitana di Rennes, che utilizzano appunto la tecnologia a monorotaia con innesto a V che caratterizza anche il mezzo padovano. Il CityVal di Rennes è realizzato assieme alla Siemens.

Tra la Alstom e la Siemens Mobility è in corso infatti una fusione multi miliardaria che è finita sotto la lente dell’antitrust europeo. Un gigante che potrebbe produrre mezzi sempre più innovativi compatibili con la tecnologia già in uso a Padova. 

 

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