Tre medici rischiano il processo

Cinquantenne morì dopo un intervento alla colonna vertebrale
MORTE IN OSPEDALE L’ingresso del Policlinico
MORTE IN OSPEDALE L’ingresso del Policlinico
 
Tre medici rischiano di finire a processo per la morte di Rosanna Sabbatini, 51enne di Pescia (Pistoia), morta il 17 dicembre 2008 dopo un intervento di artrodesi per l'applicazione di una placca destinata a stabilizzare la colonna vertebrale. Il pm Renza Cescon ha sollecitato il rinvio a giudizio: sulla richiesta si pronuncerà il gup Lara Fortuna nell'udienza preliminare fissata per il 19 maggio.
 Sul banco degli imputati il dottor Daniele Fabris Monterumici, responsabile dell'Unità di chirurgia del rachide dell'Azienda ospedaliera, con i colleghi Sandro Costantini (secondo operatore) e Vincenzo Lo Scalzo (terzo operatore), accusati di cooperazione in omicidio colposo.  Affetta fin dalla nascita da una grave forma di scoliosi che le rendeva difficoltosa la deambulazione, Rosanna Sabbatini aveva programmato l'intervento nel centro specialistico padovano.  Secondo quanto emerso dall'indagine, tuttavia, nella zona lombo-sacrale l'arteria ipogastrica destra (il vaso sanguigno che deriva dall'arteria iliaca comune) sarebbe stata «bucata» da una vite fuoriuscita di 3 millimetri e mezzo dall'osso. È durante la manovra di fissaggio della vite, dunque, sarebbe stata lesionata l'arteria: è quanto emerso dall'autopsia eseguita dal professor Massimo Giorgetti dell'Istituto di medicina legale di Ancona. Immediata una gravissima emorragia che aveva costretto a un secondo intervento di emergenza «riparatore», ineccepibile sotto il profilo tecnico ma purtroppo inutile. Otto ore di lenta agonia, poi la morte nel reparto di Rianimazione.  Sempre secondo la pubblica accusa, i medici ortopedici avrebbero anche compiuto delle omissioni nella fase precedente all'intervento, non valutando attentamente le radiografie preoperatorie eseguite sulla paziente per identificare con la massima precisione il «percorso» delle viti nell'operazione di fissaggio. Il pm ha chiesto l'archiviazione delle accuse per altro personale sanitario: Ursula Astrid Behri, Antonella Acchetti, Paola Cantele, Franco Grego, e Sandro Lepidi. (c.g.)

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