Trecento precari senza lavoro
Ottocento docenti entrano in ruolo. Oggi si decidono le supplenze

L’INVASIONE. Gli insegnanti aspettano di essere chiamati per l’incarico
Da domani nelle scuole padovane entrano in ruolo 800 tra docenti e non docenti. Le nomine sono state già effettuate quasi tutte. Si concludono, invece, oggi le nomine delle supplenze annuali per l'anno scolastico 2011-2012. Sono altre mille. Tuttavia, a causa dei pesanti tagli all'organico decisi negli ultimi tre anni che di fatto hanno fatto diventare le aule più piene sino a 30-31 alunni per classe, circa 300 precari resteranno senza lavoro.
Ieri mattina alla scuola-polo Usuelli Ruzza, le coordinatrici della commissione specifica per le elementari, le dirigenti Marzia Ruffini e Filippa Renna, hanno provveduto ad assegnare circa 400 supplenze annuali su posti comuni (24 ore settimanali o spezzoni da 6 a 18 ore) e per il sostegno. Dalle otto di mattina l'istituto di via Michele Sanmicheli è stato preso d'assalto da circa 700 persone. Molte le donne, mamme con neonati in braccio o in carrozzina, ragazze arrivate dalle regioni del sud con i treni della notte. Tante già sicure di ricevere quel «posto al sole» garantito dalla posizione occupata nella graduatoria. Altre, invece, con l'ansia in gola perché la nomina era ancora incerta. In tutti i casi, alle 11 di mattina, sia al piano terra che nell'aula magna dell'istituto che si trova a fianco del «Provveditorato agli Studi» c'è la stessa atmosfera di una grande stazione nelle ore di punta. Le docenti vengono invitate ad una ad una a scegliere la sede dell'agognata cattedra. Prima «vanno via» le cattedre più appetibili, ossia quelle cittadine e per ultime quelle dei paesi più lontani, come, ad esempio, Barbona, Merlara, Anguillara o Trebaseleghe. Alle 11.15 vengono chiamate in cattedra, tra le altre, anche Antonella Tavarella, Maria Tosatto, Anna Alfano, Elena Raperano, Luana Zago, Laura Romano, Valentina Parenti. In aula sono presenti anche i sindacalisti Manolo Baio, Tiziano Sandonà, Manuela Mazzuccato, Nereo Marcon e Ernesto De Sieno. «Ce l'ho fatta anche quest'anno - dice Antonella Tavarella, proveniente da Polizzi Generosa, un paese in provincia di Palermo, dov'è anche consigliere comunale del PD -. Insegnerò in una scuola di Ponte San Nicolò. Che fatica, però, fare 1.400 chilometri per ottenere un lavoro». Diverso il commento di un'aspirante all'insegnamento che abita a Loreggia. «Non so ancora se mi daranno la supplenza annuale - osserva Antonella Pierobon -. A causa dei tagli del Governo diventa sempre più difficile lavorare nella scuola». Molti i commenti negativi sul fatto di non poter più calcolare gli anni del servizio militare e dell'università ai fini pensionistici.
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