Trevisan certificata, ora ha la patente per l’automotive
MASSANZAGO. L’industria metalmeccanica Trevisan ottiene l’ambita Iso Ts 16949, la “porta d’accesso” alla filiera delle componenti per l’auto. Il riconoscimento premia l’azienda di Massanzago che da...

MASSANZAGO. L’industria metalmeccanica Trevisan ottiene l’ambita Iso Ts 16949, la “porta d’accesso” alla filiera delle componenti per l’auto. Il riconoscimento premia l’azienda di Massanzago che da 45 anni tratta metalli e l’arricchisce di un nuovo strategico sbocco nel mercato dell’automotive come «fornitore accreditato», spiega l’ad Marco Trevisan. «L’obiettivo è consolidare e accrescere la nostra presenza in un settore strategico. Motore, cambio, sospensioni, alloggiamenti: sono molte le componenti dell’auto in cui si utilizzano metalli che devono passare per trattamenti come quelli da noi operati. Per questo ci poniamo come partner di riferimento per tutto il Triveneto per la filiera delle imprese che lavorano nella componentistica del settore automobilistico». Fondata nel 1972 come azienda familiare, nel 2015 Trevisan srl è stata acquisita da VeNetWork - società per azioni che riunisce 56 imprenditori veneti impegnati nel finanziamento e sviluppo di re-startup e nuove imprese - che ne ha impostato il rilancio con una nuova struttura manageriale, guidata da Trevisan, omonimo della compagine familiare dei fondatori. L’azienda ha 30 dipendenti e un fatturato di 4,3 milioni di euro nel 2016, e realizza quattro tipologie di lavorazione sui metalli: trattamenti termici, sabbiatura, verniciatura e sbavatura. I forni arrivano fino a 1150 gradi e possono lavorare dall’alluminio alla ghisa fino agli acciai. Nei 26mila metri quadri di stabilimento, di cui 10mila coperti, si lavorano componenti di pale eoliche, basamenti di macchine industriali, elementi per il settore oil & gas, grandi lamiere e profilati, costruzioni meccaniche di ogni dimensione. L’obiettivo è ora di porsi come punto di riferimento per il mercato delle componenti per auto.
(g.a.)
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