Trovati pezzi di nastro adesivo con capelli nell’auto di Freddy

Le analisi confermano che le formazioni pilifere sono di origine umana, ma è impossibile risalire al dna Gli investigatori cercano di capire cosa ci facessero nell’Audi dove non c’è alcuna traccia della vittima

Sei pezzi di nastro adesivo sono stati trovati all’interno dell’Audi A6 di Freddy Sorgato. Sei pezzi di scotch su cui attaccate c’erano diverse “formazioni pilifere”, come si dice in gergo genetico-forense. E cioè capelli, o più difficilmente peli. Lo rivela la consulenza tecnica in tema di identificazione personale su reperti biologici della professoressa Luciana Caenazzo. Se nell’auto del ballerino, in carcere per l’omicidio di Isabella Noventa insieme alla sorella Debora e alla tabaccaia di Camponogara Manuela Cacco, non è stato trovata alcuna traccia di dna e neppure particolari elementi di interesse, il nastro adesivo con i capelli potrebbe dare vita a una nuova pista. Cosa ci facevano nell’auto di Freddy i pezzi di scotch? e soprattutto come mai c’erano dei capelli attaccati? Nella perizia della professoressa Caenazzo sono descritte tutte e 5 le formazioni pilifere rinvenute sul nastro adesivo: «Una formazione pilifera di colore castano scuro con blubo con cm 9.5, una formazione pilifera di colore castano con bulbo con cm 12, con una formazione pilifera di colore castano sottile con bulbo con cm 14, una formazione pilifera di colore castano ramato con bulbo con cm 34 e una formazione pilifera di colore castano con bulbo con cm 9.5». In seguito al reperimento di questi elementi, le analisi di laboratorio si sono concentrate sul risalire al dna della persona a cui appartengono capelli o peli. «Relativamente alle formazioni pilifere, tutte sono state esaminate al microscopio per valutarne l’aspetto, le condizioni e la provenienza. Sono risultate di origine umana», si legge sulla consulenza tecnica della Caenazzo, che pare però non portare ad alcun esito: «Non è stato possibile ottenere alcun risultato interpretabile da tutte le formazioni pilifere esaminate per i troppi alleni presenti, evidenziando una degradazione del dna presente nelle stesse». In pratica, a causa del deterioramento dovuto molto probabilmente al tempo trascorso, non è stato possibile dai capelli, o peli, attaccati al nastro adesivo trovato in macchina di Freddy risalire a un profilo genetico. Dunque a chi appartengano non si saprà mai. Certo è che nel quadro di un omicidio, dello scotch in macchina con capelli attaccati fa pensare a diversi scenari. Isabella potrebbe ad esempio essere stata zittita con del nastro adesivo alla bocca. Nastro adesivo che inevitabilmente le deve aver strappato più di qualche capello. Ma queste sono solo supposizioni. Il dna non c’è. Come non c’è in tutta l’Audi di Freddy. Che non sia stata trovata neppure una traccia di Isabella nell’auto del ballerino è un elemento molto strano. Freddy la sera del 15 gennaio infatti era andato a prendere Isabella a casa con la sua Audi A6 e l’aveva portata in pizzeria. La segretaria di Albignasego era quindi montata in macchina, aprendo la portiera, sedendosi sul sedile, lasciando inevitabilmente un segno del suo passaggio. Segno che sembra essersi volatilizzato. A meno che il ballerino dopo il delitto non abbia lavato più e più volte l’auto, internamente ed esternamente. Solo questo spiegherebbe la totale assenza di elementi collegabili a Isabella.

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