Trovato a terra con una ferita alla testa

BRUGINE. Stroncato probabilmente da un infarto Attilio Meneghel, da tanti anni medico di famiglia a Piove di Sacco e medico del lavoro. Originario di Venezia, aveva 66 anni e viveva da solo al civico 20 di via Porto Inferiore a Brugine. Sulla morte del professionista il pubblico ministero Daniela Randolo vuole vederci chiaro: nonostante il decesso sia verosimilmente attribuibile a un arresto cardiocircolatorio, infatti, è stata disposta l’autopsia per chiarire l’origine di una ferita sulla fronte. Anche se compatibile con la caduta a seguito del malore che avrebbe ucciso il medico, il pm ha deciso di approfondire gli accertamenti per fugare ogni dubbio sulle cause del decesso. Attilio Meneghel è stato trovato esanime sul pavimento del salotto di casa nella serata di sabato. La moglie Laura Gobbis, che vive a Padova, ha dato l’allarme ai carabinieri dopo che per ore ha cercato di mettersi in contatto con il marito senza riuscirci. E un silenzio tanto prolungato e ingiustificato non era tipico del medico. I carabinieri hanno provato a suonare al campanello dell’appartamento di Meneghel e non ricevendo alcuna risposta si sono fatti aprire la porta dal proprietario. Il medico giaceva prono sul pavimento del salotto, esanime. Secondo i primi accertamenti sarebbe deceduto nelle ventiquattr’ore precedenti al ritrovamento, colto da un malore fatale. E nella caduta si sarebbe procurato la ferita lacero contusa alla fronte che ha convinto il pubblico ministero a disporre l’autopsia.
Nell’alloggio nulla fa ritenere che la morte possa essere stata provocata da un’aggressione: porte e finestre erano chiuse senza segni di effrazione, le stanze in perfetto ordine e nulla manca dagli effetti personali e di valore custoditi in casa. Tutto lascia supporre che il medico, che per altro soffriva di cuore, sia stato stroncato da un infarto. L’ambulatorio di Meneghel si trova in via Bendetto Croce a Piove di Sacco: oltre che come medico di famiglia operava sul territorio come medico del lavoro, collaborando con numerose aziende. La notizia della sua morte improvvisa ha portato sgomento nei suoi pazienti e nei tanti amici con cui condivideva la passione per le auto sportive, le moto e le barche a vela. «Era un professionista molto capace», il ricordo del direttore del Distretto dell’Usl 16 Piero Realdon, «sempre disponibile e benvoluto dai suoi pazienti oltre che apprezzato per la sua specifica competenza nella medicina del lavoro. Ci eravamo incontrati di recente perché stava programmando il pensionamento per il prossimo giugno. Sono davvero dispiaciuto per quanto accaduto». «Una grave perdita per la nostra comunità», il commento dell’assessore Luca Carnio, «che per tanti anni ha servito con dedizione e professionalità. Sia io che il sindaco avevamo avuto modo di incontrare il dottor Meneghel personalmente qualche mese fa proprio in vista del suo prossimo pensionamento, nell’ambito della riorganizzazione dei medici di base, e abbiamo trovato una persona disponibile e attenta ai bisogni del territorio». Il funerale sarà fissato solo quado il pubblico ministero rilascerà il nulla osta.
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