Truccata la corsa Tris: «Il cavallo era dopato»

PADOVA. Sono finiti a giudizio con l’accusa, in concorso tra loro, di aver somministrato il nandrolone al loro cavallo (si tratta di uno steroide anabolizzante capace di migliorare le prestazioni sportive) alterando il corretto e leale svolgimento di una competizione sportiva. Il 3 novembre prossimo si apre il processo per Pasquale Palumbo, 48 anni, residente a Pozzuoli, allevatore del cavallo Obama Gar e Elena Orlando Villani, 26 anni, di Angri (Salerno) proprietaria del purosangue. L’indagine era stata portata a termine dal pubblico ministero Benedetto Roberti che contesta alla coppia pure il reato di maltrattamento di animali in quanto la sostanza dopante è vietata dal regolamento Unire. Obama Gar, uno dei migliori trottatori indigeni in attività, era stato trovato positivo, per l’esattezza, all'estranediolo, all'antidoping effettuato dopo il classico premio Elwood Medium il primo maggio a Padova. L'estranediolo è un metabolita del nandrolone. Il cavallo di proprietà della famiglia Villani si era imposto prima del gran premio disputato alle Padovanelle e ha continuato ad imporsi anche successivamente. L’inchiesta riguarda proprio la gara che si è corsa all’ippodromo delle Padovanelle il primo maggio 2011, valevole per la corsa Tris. In quell’occasione il proprietario ha vinto 33 mila euro e il fantino altri 4 mila.
L'Assi-ex Unire aveva già preso dei provvedimenti, distanziando il cavallo e infliggendo 4 mesi di sospensione e una multa di 1.000 euro all'allenatore Pasquale Palumbo. Prosciolta la proprietaria Villani.
Ora bisognerà vedere come l’allevatore e la proprietaria del cavallo si giustificheranno di fronte al giudice.
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