Truffa rilevatori di gas «Non firmate nulla»
Adiconsum lancia l’allarme a tutti i padovani, in particolare ai più anziani, per difendersi dai giovani, dipendenti di un’azienda con sede in Lombardia che fanno il porta a porta per vendere i cosiddetti vocal gas ossia dei rilevatori di monossido di carbonio. In questi giorni i venditori stanno cercando di piazzare i loro apparecchi in particolare all’Arcella.
Segnalazioni arrivano delle vie Gemito e Dignano. Nel primo caso avevano già fatto firmare il contratto per una somma di mille euro, ma, poi, alla fine della visita a domicilio, il firmatario ci ha ripensato e lo ha strappato intimando ai due giovani di andare subito via.
I metodi che i giovani, vestiti in genere in modo elegante e con un tesserino sul petto, per farsi aprire la porta sono menzogneri. A volte suonano il campanello dicendo di avere bisogno di un bicchiere d’acqua ed a volte di voler entrare nel condominio per verificare una fuga di gas, che, naturalmente, si rivela inesistente.
Immediata la reazione del presidente di Adiconsum. «Il nostro primo consiglio è quello di non aprire la porta agli sconosciuti» osserva Roberto Nardo. «Secondo, non firmare nessun tipo di foglio. Sia in casa e sia per strada. Se avete sospetti, chiamate subito i carabinieri, i vigili o la polizia. Oppure chiamateci.Questi venditori sono pirati del porta a porta, che cercano di approfittare dei più deboli e dei disinformati. Vendono marchingegni che costano molto al di sopra del prezzo di mercato ed, in molti casi, non funzionano neanche. Ma il consiglio principale resta quello di non farli mai entrare in casa. I cittadini, infine, non devono dimenticare che, anche se hanno firmato, hanno 15 giorni per recedere dal contratto». —
Felice Paduano
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