Tunisini in tenda sotto la Prefettura
I 39 dell'ex scuola Gabelli protestano: «Il Comune ci ha abbandonato»

CAMPO AUTOGESTITO SOTTO LA PREFETTURA Le tende montate dal gruppo di immigrati tunisini sul prato davanti alla Prefettura: i 39 giovani, tutti con permesso umanitario, hanno deciso di restare accampati in centro, per protesta, finché il Comune di Padova non troverà loro una sistemazione adeguata
I 39 immigrati tunisini che circa un mese fa avevano occupato l'ex scuola Gabelli, ieri hanno occupato il giardino davanti alla Prefettura con una tendopoli improvvisata per protestare contro il mancato impegno da parte del Comune di trovare una «sistemazione degna» in città. «Il sindaco non ha rispettato gli accordi, noi dormiamo qui fino a quando non si trova una soluzione».
La tendopoli improvvisata è stata montata ieri intorno alle ore 18 quando i 39 immigrati tunisini, tutti con il permesso di soggiorno di sei mesi a scopo umanitario, sono arrivati davanti alla prefettura alla spicciolata. A coordinare la protesta Dario Smania, delle Brigate di solidarietà che ha seguito insieme a Rifondazione Comunista, tutta la vicenda dei 39 tunisini dell'ex Gabelli. «Il Comune non ha mantenuto i patti, aveva promesso una degna accoglienza in città per queste persone, invece dopo due settimane nelle strutture per l'emergenza freddo non si è più impegnato per trovare una soluzione» commenta Dario Smania che aggiunge «Per questo i ragazzi hanno deciso di dormire sotto la prefettura fino a quando non verrà data risposta alle loro richieste». I 39 tunisini prima hanno occupato l'ex scuola Gabelli di San Lazzaro, poi nelle ultime due settimane sono stati ospitati nelle parrocchie della Santissima Trinità, di San Carlo e Voltabarozzo. «Una sistemazione provvisoria in attesa che l'assessore ai Servizi sociali del Comune Fabio Verlato trovasse una destinazione definitiva con anche un percorso di integrazione - spiega Smania - Tutto questo non è stato fatto e da stanotte i 39 tunisini erano senza un tetto». In realtà non appena è scattata la protesta davanti alla prefettura l'assessore Verlato si è attivato con le tre parrocchie che hanno acconsentito ad ospitarli per un'altra notte. E che oggi sarebbero stati affidati ai volontari della Protezione civile comunale per essere definitivamente sistemati. «Abbiamo chiesto che rimanessero uniti e nel comune di Padova, invece a quanto pare potrebbero venire spostati a gruppetti nei comuni della provincia».
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