Turismo, ottobre sorride ad Abano: le presenze fanno un balzo del 6,6%
I dati dell’Osservatorio regionale: bene anche Montegrotto (+0,6%), il primo trimestre nero pesa però ancora sul totale

Gli ultimi dati turistici, diffusi dall’osservatorio di settore della Regione Veneto, certificano una fase di ripresa per il comparto termale euganeo, con segnali particolarmente evidenti ad Abano Terme, che torna a fare da traino, superando di nuovo Padova città. Merito, sostengono dall’area termale, anche degli investimenti in ambito promozionale mossi negli ultimi mesi.
Dopo un avvio d’anno complesso, il secondo semestre 2025 segna infatti un’inversione di tendenza che restituisce fiducia a operatori e amministrazioni. Il segnale più forte arriva dal mese di ottobre, che ad Abano registra un balzo del +6,60% rispetto al 2024, con 203.591 presenze contro le 190.983 dell’anno precedente. Un dato che assume un valore ancora più significativo se letto in prospettiva: nel 2024 lo stesso mese aveva segnato una flessione delll’8,37% sul 2023.
Sul totale annuo Abano passa dalle 1.524.191 presenze del 2024 alle 1.499.845 del 2025, un calo contenuto (–1,60%) che va però interpretato alla luce di un primo trimestre debole e di una seconda parte dell’anno in forte crescita.
A commentare l’andamento è il sindaco Federico Barbierato, che sottolinea come il quadro complessivo sia tornato incoraggiante. «Il secondo semestre dell’anno sta restituendo ad Abano Terme una fotografia estremamente positiva. Dopo un primo trimestre complesso, abbiamo recuperato completamente il gap e oggi registriamo valori in crescita, sia per presenze sia per spesa media. È un risultato che non arriva per caso, è frutto delle campagne realizzate con la nostra testimonial Sofia Goggia e degli investimenti mirati sulla promozione all’estero, che proseguiranno anche tra la fine dell’anno e l’inizio del 2026. Tutto questo ci permette di affrontare con fiducia il periodo natalizio, già accompagnato da ottime prospettive».
Barbierato non nasconde però le criticità ancora presenti: «Accanto ai segnali incoraggianti, restano tuttavia alcune fragilità strutturali. La marginalità delle strutture è sotto pressione, il reperimento della manodopera continua a essere una sfida e la competizione internazionale richiede servizi sempre più avanzati. È evidente la necessità di una regia unica che coordini promozione, investimenti e innovazione». Il sindaco guarda al futuro: «Dal 2026 questo ruolo sarà sostenuto dalla nuova Fondazione Turismo Padova, che potrà mettere in campo risorse aggiuntive e una strategia unitaria per l’intera area padovana. Una grande opportunità, Abano Terme è pronta a coglierla, consolidando la ripresa e rafforzando la propria posizione come destinazione termale di riferimento europeo».
Il quadro del bacino termale si completa con Montegrotto Terme, che in ottobre registra una crescita più contenuta ma comunque positiva (+0,57%), passando da 77.525 a 77.966 presenze. Sul cumulato 2025 Montegrotto mostra un risultato migliore di Abano, salendo a 593.664 presenze, pari a +3,19% sul 2024, tornando sopra i livelli del 2023. Più stabile, invece, la situazione di Padova città, che in ottobre segna una lieve flessione (–0,93%) e chiude l’anno con un calo più marcato (–3,77%), dopo la forte crescita del 2024.
In quest’ottica, grande speranza arriva dalle ormai vicine Olimpiadi invernali, che porteranno lungo l’asse Milano-Cortina migliaia di appassionati, alla ricerca anche di un alloggio negli spostamenti tra una sede e l’altra. —
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