Tutti vogliono le classi digitali
Il numero complessivo in città sale a 30: niente più testi, c’è solo il tablet

CARRAI - FESTA AL NATTA - LA PRESIDE NADIA VIDALE CARRAI - FESTA AL NATTA
Cresce il numero delle classi digitali nelle scuole superiori. Niente più libri, solo tablet.
All’istituto Francesco Severi, in via Pettinati a Mortise, si registrano tre nuove classi digitali. All’Itc Pier Fortunato Calvi, in via Santa Rosa, dal 13 settembre, ne partiranno altre tre, mentre anche al liceo scientifico Ippolito Nievo ci saranno ancora altre tre nuove classi con il tablet al posto dei tradizionali testi. In pratica, per il nuovo anno scolastico, nelle scuole medie superiori cittadine, sono state istituite 9 nuove classi digitali. In tutto, ad oggi, tra Nievo, Calvi e Severi, le classi con il tablet sono 30. Ossia 13 nella scuola guidata dalla preside Nadia Vidale, 11 in quella coordinata dalla dirigente Cinzia Bettelle e 6 nell’istituto assegnato alla preside reggente Filippa Renna, titolare al
Marconi
.
«Nella nostra scuola le classi digitali sono raddoppiate» osserva la docente del
Nievo
Silvia Campana. «Erano tre e sono diventate sei. Le abbiamo tutte sistemate nella succursale di via Brondolo. Da quest’anno cambiano anche gli arredi interni delle aule, dove sono ospitate le classi digitali. La didattica quotidiana non viene più effettuata con il sistema frontale, ma ad isole».
«Peccato che non abbiamo potuto soddisfare le richieste di tutti i genitori» sottolinea dal
Calvi
la vicepreside Monica Griggio. «Ormai al Calvi 11 classi su 50 sono totalmente informatizzate. Non è un caso che gli studenti abbiano chiesto tante nuove iscrizioni agli indirizzi Business Management, Scienze Bancarie e Linguistico. D’altronde i genitori risparmiano anche il 15% rispetto ad una classe dove si studia ancora con i libri cartacei. Anche se, poi, il motivo per cui i ragazzi scelgono il modello tablet non è solo quello economico». «Facciamo partire tre nuove prime a furor di popolo» dice la preside del
Severi
Nadia Vidale. «Per le digitali c’è una lista di attesa minimo di trenta studenti, ma una nuova classe digitale non si può improvvisare dalla mattina alla sera. Ormai il mondo informatico fa parte della nostra vita quotidiana. Sia i ragazzi che gli adulti non riescono più a vivere senza l’utilizzo dello smartphone e del tablet. È fondamentale formare i docenti. Mai mandare gli insegnanti allo sbaraglio».
Felice Paduano
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