Un centro congressi iper tecnologico ma lavori in ritardo a causa del Covid

Serve l’aggiornamento delle dotazioni del capitolato 2010 Verranno installati ledwall e proiettori di ultima generazione
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - VISITA AL CENTRO CONGRESSI
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - VISITA AL CENTRO CONGRESSI



Un upgrade tecnologico necessario per sostituire una fornitura ormai datata, pensata in un capitolato d’appalto che risale al 2010. È l’ultimo intoppo sul nuovo centro congressi in corso di realizzazione in Fiera, al posto dell’ex palazzo delle Nazioni. Un progetto da 21 milioni di euro atteso da molti anni ma per cui però adesso non c’è più fretta: «In questo periodo ovviamente non è possibile organizzare convegni ed eventi. Per cui stiamo facendo tutte le verifiche tecniche e i dettagli: meglio perdere qualche mese in più in questo momento», spiega il presidente di PadovaHall e Camera di commercio Antonio Santocono. Entro fine anno comunque la struttura sarà aperta, ma per eventi internazionali che richiedono tempi di programmazione lunghi sarà necessario attendere.

l’ultima generazione

Nelle prossime settimane arriveranno in Fiera gli ultimi ritrovati della tecnologia tra schermi ledwall in 4K e video proiettori ad alta definizione, che in alcuni contesti di natura scientifica sono preferiti da professori e ricercatori per la qualità del dettagli. È ovvio infatti che il centro congressi padovano avrà un collegamento stabile con l’Università per cui molta dell’attività convegnistica del Bo potrà trovare nuovi spazi proprio in Fiera. L’idea è anche quella di consentire tecnologie “immersive” per esperienze di visione innovative.

Sarà realizzata anche una regia capace di controllare in un unico punto tutte le sale: in particolare con la sala Giotto e la sala Mantegna (rispettivamente da 1.600 e 1.100 posti) e tutti gli altri spazi, si potrà ospitare un evento che coinvolga in totale oltre 3.500 persone contemporaneamente.

grandi eventi nel 2022

Numeri che in periodo di emergenza sanitaria e distanziamento sociale sembrano chimere. Ma il mercato della convegnistica, oggi fermo, è pronto a ripartire: «Abbiamo una trentina di appuntamenti per il 2022 fissati nel periodo pre-Covid. Lavoreremo per confermarli tutti – sottolinea il direttore generale di PadovaHall Luca Veronisi – C’è una domanda di spazi per questo tipo di eventi, sia dal punto di vista accademico che di eventi corporate». Dal punto di vista del business infatti non tutto si è spostato sul digitale. E anche in grandi colossi hanno necessità di eventi in presenza. Un esempio è il seminario per le Pmi realizzato da Facebook in Fiera a Padova nel 2019: il colosso dei social ne ha organizzati solo due in tutta Italia, uno al Sud e l’altro nella città del Santo.

struttura in fase di completamento

L’impresa Vittadello intanto sta completando le rifiniture dell’edificio, lungo 130 metri, alto 23 e largo 45. È stato disegnato dall’archistar Kengo Kuma, che da buon giapponese ha scelto solo materiali naturali, ricoprendo la facciata di 28 paraste in legno di larice lamellare, con un andamento a onda. Con l’usura del tempo ognuna di queste cambierà colore e tonalità.

Sul versante commerciale è prevista una galleria centrale che sarà uno spazio sempre aperto, un nuovo accesso per la città, con il collegamento al parcheggio nord. All’interno troverà posto un bar bistrò aperto 365 giorni all’anno. Ai piani superiori, raggiungibili con 7 ascensori, altri spazi per la ristorazione e le sale vip. E non è escluso che la struttura possa essere utilizzata anche per i concerti. —

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