Un chilo di eroina, arrestati in quattro

Il sequestro effettuato dalla squadra mobile tra pedinamenti a Pontevigodarzere e Due Carrare
VOLPE - SEQUESTRO DROGA IN QUESTURA. SHERKO ARMANDO
VOLPE - SEQUESTRO DROGA IN QUESTURA. SHERKO ARMANDO

Un chilo di eroina scambiata nel parcheggio del tram a Pontevigodarzere ha portato all’arresto di quattro persone, due albanesi, un tunisino e una ragazza di origine vicentina, incinta di sei mesi e che, visto lo stato di gravidanza, è stata trattenuta agli arresti domiciliari. Per gli altri tre si sono aperte le porte del carcere al termine dell’indagine, coordinata dal Pm Benedetto Roberti e iniziata da un pedinamento della seconda sezione della squadra mobile. Torna dietro le sbarre Dorian Thartori, albanese di 29 anni che appena due mesi fa aveva patteggiato per falsa testimonianza un anno e 4 mesi di carcere, ma soprattutto era stato condannato a 5 anni per detenzione di droga nel 2008.

Eppure domenica scorsa è stato notato dagli agenti della mobile alla guida di uno scooter, con a bordo il connazionale ventisettenne Armando Sherko. I due sono stati tenuti d’occhio da via Ansuino da Forlì all’Arcella (dove abita Thartori) fino a via Pesiello dove si sono incontrati con un tunisino a bordo di una Golf. Qui gli agenti si dividono: un gruppo segue gli albanesi, un altro la Golf che arriva in via Marsilio a Due Carrare. Il tunisino, Idris Yahyoui di 25 anni, sale in casa ma esce poco dopo rimettendosi in marcia verso Padova e venendo fermato dalla polizia in via Orsini. Nell’auto viene rinvenuto un panetto con mezzo chilo di eroina, il tunisino viene arrestato così come la sua convivente, Claudia Presa, nativa di Arzignano, incensurata, in dolce attesa e già mamma di un bambino piccolo, avuto con un altro tunisino. Dall’arresto si riesce a ricostruire la vicenda: Yahyoui la domenica precedente aveva acquistato mezzo chilo di eroina e, in cambio di uno sconto, si era fatto consegnare da Sherko un altro mezzo chilo di droga, chiedendo di custodirlo in casa a Due Carrare. Ecco perché la domenica successiva Yahyoui era tornato a casa: doveva restituire l’eroina che gli albanesi avrebbero successivamente venduto. Il primo scambio era avvenuto nel parcheggio del tram a Pontevigodarzere e la droga riforniva tutta la periferia nord di Padova e solo in una settimana mezzo chilo era già stato venduto. Presa e Yahyoui sono accusati di detenzione di un chilo di eroina. Thartori è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per cessione di droga, così come Sherko, per il quale è scattato anche l’arresto in flagranza di reato visto che nella sua casa di Vigodarzere sono stati trovati sette grammi di cocaina. (s.v.)

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