Un complesso di pregio nel bosco

Le cosiddette “Ville dei Galtarossa” in via Abate Barbieri a Torreglia Alta che da alcune ore ospitano 47 migranti originari della Nigeria, del Gambia, del Senegal e della Costa d’Avorio, sono tre...

Le cosiddette “Ville dei Galtarossa” in via Abate Barbieri a Torreglia Alta che da alcune ore ospitano 47 migranti originari della Nigeria, del Gambia, del Senegal e della Costa d’Avorio, sono tre residenze esclusive edificate nel verde in posizione panoramica, fatte costruire negli anni Sessanta dalla nota famiglia di imprenditori padovani, titolari della Galtarossa Icomsa Costruzioni. Era un’azienda importante in città, che operava nel settore della siderurgia e della carpenteria pesante, finita nella morsa della crisi non molti anni fa. Dal 2006 la proprietà del complesso immobiliare di Torreglia è passata nelle mani dei fratelli Fabio e Paolo Norido, titolari della Hydross di Abano Terme, una ditta che opera nel settore idrosanitario. In una della ville dotate di piscina e campo da tennis e altri immobili di pertinenza, fino ad una decina di giorni fa ha abitato l’ingegner Giovanni Galtarossa. L’ultimo erede della famiglia delle acciaierie si è spento all’età di 87 anni a seguito di un incidente stradale del quale era rimasto vittima nello scorso mese di dicembre in centro a Torreglia. Si era ferito gravemente quando al volante della Matiz era finito contro la serranda di un negozio. Da quel giorno non si era più ripreso. (g.b.)

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