Un fumetto per lanciare la raccolta dell’olio esausto

I disegni sono stati realizzati dalla ventenne Sofia Calzavara e pubblicati da Comune e Etra in un opuscolo  distribuito agli utenti

VIGODARZERE

Tanta creatività e talento e amore per l’ambiente. Questo ha mosso la giovanissima Sofia Calzavara, poco più che ventenne, membro dell’associazione “Aiutiamoci a tenere pulito Vigodarzere” a realizzare un simpatico opuscolo, interamente disegnato come un fumetto, che il Comune ed Etra hanno stampato e distribuito. L’opuscolo mostra la collocazione nelle quattro frazioni dei bidoni per la raccolta dell’olio alimentare (quello dei vasetti dei prodotti sott’olio e residuo di frittura), insieme ai comportamenti da adottare e quelli da evitare. Dall’olio raccolto nel 2017 Etra ha ricavato 136 mila litri di biodiesel, sufficienti a far funzionare 240 camion per un anno. Se versato nei lavandini o nel wc l’olio esausto può creare ostruzioni nella rete fognaria, mentre nei laghi e nei fiumi crea una pellicola che impedisce all’ossigeno di passare, causando la morte di pesci e piante. «Sono entusiasta di questa iniziativa» commenta l’assessore all’Ambiente Elisa Cavinato «e il risultato è ottimo: i volontari sono sempre propositivi, Sofia è stata bravissima e anche Etra ha apprezzato molto l’iniziativa, che ci ha appoggiato fin da subito». La stessa associazione ha organizzato nei giorni scorsi la pulizia del territorio nelle frazioni di Tavo, Terraglione, Saletto: 160 persone (di cui 80 solo a Terraglione e tanti bambini) ha raccolto diciotto sacchi di rifiuti, per lo più mozziconi di sigaretta, carte di caramelle, bottiglie e lattine. Non sono mancati i rifiuti “originali” come il ripiano di una cucina in marmo e un paio di jeans. «I sacchi stanno diminuendo di anno in anno» prosegue l’assessore, «e questo significa che è cresciuto il rispetto per l’ambiente. Sono rimasta poi piacevolmente colpita dal grande entusiasmo mostrato dalle persone che si sono offerte di pulire il territorio». Qualche maleducato rimane sempre, però: proprio il giorno in cui era in corso la pulizia, qualcuno ha pensato di abbandonare un materasso, arrotolato e legato, scaricandolo nello scolo consorziale Piovetta, lungo il Terraglione: è rimasto lì qualche giorno, poi è stato rimosso. —

CRI.S.

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