Un impero che si espande a macchia d’olio L’ultimo arrivato è tra Brico e Giotto

Da una parte c’è il mercato cinese che ha ormai conquistato buona parte della zona commerciale industriale. Dall’altra le associazioni di categoria (Ascom in testa) che denunciano la mancanza di regole oltre i limiti della concorrenza leale. Tra questi due fronti i consumatori, sempre meno scettici di fronte al prodotto sfacciatamente “made in China” e sempre più sedotti dai prezzi a buon mercato. E così spopolano i centri commerciali. L’ultimo in ordine di tempo si chiama «Ina Market» (in foto) ed ha aperto i battenti in via Venezia a cavallo tra Natale e Capodanno, proprio in mezzo alle entrate di Giotto e di Brico. Un bazar che espone di tutto e vende a prezzi bassi. Sempre di recente gli affaristi cinesi hanno accerchiato e “sfrattato” anche la concessionaria Mercedes di corso Stati Uniti (che si è trasferita in via Settima Strada) acquistando i capannoni per sommarli all’impero del Centro Ingrosso Cina. Dove i negozi sono organizzati ad incastro uno dentro l’altro e vendono buona parte dello scibile commerciale a prezzi insuperabili, spesso senza fattura e al dettaglio alla faccia delle regole dell'ingrosso. (e.sci.)
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