Un milione di metri pieno di container

Una città stipata di container con 17 gru semoventi da 50 tonnellate che li spostano da un treno all’altro o li parcheggiano nel piazzale. Ieri la struttura ha partecipato all’Open Factory: i...

Una città stipata di container con 17 gru semoventi da 50 tonnellate che li spostano da un treno all’altro o li parcheggiano nel piazzale. Ieri la struttura ha partecipato all’Open Factory: i cittadini hanno così potuto scoprire l’Interporto di Padova, una realtà sconosciuta ai più, visto che è vietato per ragioni di sicurezza accedere nei 300 mila metri quadri del terminal.

L’ estensione sale a 1 milione di metri considerando anche i magazzini e le altre aree che sorgono ai piedi della tangenziale, a due passi da corso Stati Uniti. C’è un capannone da 17 mila metri quadrati stipato all’inverosimile di acqua in bottiglia e carta igienica: in pratica passa per di lì buona parte di quella consumata in città e provincia. In altri magazzini è stipato di tutto, dall’ortofrutta a temperatura controllata, ad elettrodomestici, medicinali, tutta merce che finisce in città o che parte di qua destinata a tutta Europa.

E ancora: passano per l’Interporto padovano 270 mila container all’anno che qui compiono il passaggio da treno a camion o viceversa; vengono spostati senza fatica da un joystick posizionato sul cruscotto delle gru semoventi (che costano mezzo milione di euro l’una e solo per cambiare le gomme servono circa 40 mila euro) e che verranno via via smantellate con l’arrivo delle gru a portale. I container, tutti di proprietà delle compagnie marittime sono lunghi almeno 6 metri e pesano tre tonnellate, anche se ne esistono di misure più grandi. Vengono impilati uno sopra l’altro anche in settima posizione. Ogni anno circa 300 mila camion vengono tolti dalla strada grazie al trasporto ferroviario dei container. (c.bel.)

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