Un negozio “interetnico” macellaio e fruttivendolo

ARCELLA. Fino a pochi giorni fa, nel cuore dell'Arcella, in rione San Carlo, c'era la macelleria italiana gestita da Giampaolo Rinaldo, l'imprenditore padovano che ha altri punti vendita in via...
TOME' - MACELLERIE MUSULMANE ARCELLA - MACELLERIA E ORTOFRUTTA LARGO DEBUSSY
TOME' - MACELLERIE MUSULMANE ARCELLA - MACELLERIA E ORTOFRUTTA LARGO DEBUSSY

ARCELLA. Fino a pochi giorni fa, nel cuore dell'Arcella, in rione San Carlo, c'era la macelleria italiana gestita da Giampaolo Rinaldo, l'imprenditore padovano che ha altri punti vendita in via Facciolati, in via Guasti e in altri quartieri.

Il negozio è stato suddiviso in due comparti distinti: sul lato est ha aperto una macelleria dove si possono acquistare solo carni macellate con il rito islamico. Dietro al bancone c'è un macellaio, orginario di Rabat, capitale del Marocco.

Sul lato ovest, invece, è stato aperto un negozio di frutta e verdura, gestito da un commerciante siciliano, originario di Menfi, con attività commerciali anche a Bologna e Ferrara. Il “fruttarolo” meridionale si è specializzato in agrumi, in particolare arance che arrivano dalla piana di Paternò, in provincia di Catania.

La convivenza commerciale tra il negoziante siciliano ed il macellaio musulmano si sta rivelando un'accoppiata che il quartiere valuta positivamente. Un segno di integrazione commerciale.

«Non dimentichiamo che l'Arcella è il quartiere più multietnico della città», sottolinea un pensionato che abita in via Pierobon, a cui piace molto anche la carne islamica «perché, tra l’altro, costa poco».

La percentuale degli immigrati è già arrivata al 26%, mentre nel resto della città è ferma al 15%. In pratica all'Arcella vive l'11% in più rispetto alla media cittadina.

Il macellaio marochino è destinato ad avere sempre più clienti perché il flusso degli immigrati, nonostante la crisi, non si è mai arrestato.

Per la maggior parte sono arabi, bengalesi, pakistani e cingalesi di religione musulmana.

L’arrivo di un doppio-negozio interetnico è stato dunque salutato positivamente dal quartiere che invece ha contestato la recente apertura di una rosticceria aperta fino a tardi e di un bar senza oste.

La preoccupazione degli abitanti, in questo caso, è quela che le attività in questione diventino punto di riferimento per gli spacciatori che si muovono in orario notturno.

Felice Paduano

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