Un nuovo ponte per l’accesso nord a Padova

Progetto da 9 milioni della Provincia: collegamento tra Limena e Saletto. Lungo 150 metri, due carreggiate e piste ciclabili



Il 2021 potrebbe essere l’anno per porre le basi per la costruzione di un nuovo ponte sul Brenta per collegare Vigodarzere a Limena. L’intenzione della Provincia è infatti quella di partire a breve con un progetto di fattibilità per un’opera dal costo indicativo di nove milioni di euro, sei dei quali saranno finanziati dallo Stato. Sarà una struttura importante, lunga 150 metri con due carreggiate da tre metri e 75 ciascuna e con due piste ciclopedonali. «Si tratta di un collegamento che andrà a migliorare tutta la viabilità dell’Alta padovana», spiega Marcello Bano, vicepresidente della Provincia con delega alla Mobilità, «è un’occasione da non perdere dato che il governo mette a disposizione delle province due milioni di euro l’anno per tre anni».

il progetto

Si tratta di un intervento che ha l’obiettivo di andare ad alleggerire il traffico, soprattutto quello pesante, e di fornire per la prima volta un collegamento diretto dal Camposampierese, e quindi da Saletto, Arsego, San Giorgio delle Pertiche, Villa del Conte e Campodarsego da dove i mezzi pesanti potranno raggiungere la tangenziale di Limena attraverso la via del Cinecity. I lavori per realizzarlo saranno imponenti dato che, oltre al ponte che costerà sei milioni di euro, servirà la costruzione dei raccordi stradali (2,5 milioni di euro) e di una rotonda (costo previsto 500.000 euro). Un investimento importante che è già stato oggetto di alcuni colloqui informali e che vederebbero già il via libera da parte del sindaco di Limena, Stefano Tonazzo. «Il prossimo è l’ultimo anno di mandato», aggiunge Bano, «per cui mi sembra importante avviare il percorso di questa opera che ritengo assolutamente strategica per tutto il Camposampierese ma non solo. Infatti questo ponte avrebbe anche un positivo effetto sul traffico in entrata e in uscita da Padova che andrebbe a risolvere il nodo della Castagnara e di Pontevigodarzere. Ritengo che sarebbe un grave errore lasciarsi sfuggire un’occasione del genere anche alla luce di fondi che arriverebbero dal governo».

gli altri interventi

Tutto questo in attesa che dalla Regione arrivino i soldi per la soluzione ai problemi di traffico del quadrante nord di Padova: l’ipotesi, al momento condivisa da Palazzo Moroni con i comuni di Cadoneghe, Vigodarzere e Limena, è infatti quella di una nuova strada che colleghi la tangenziale nord con la Statale del Santo, sgravando di fatto via Pontevigodarzere e il nodo della Castagnara. L’amministrazione comunale sta infatti lavorando, assieme ai comuni di Cadoneghe e Vigodarzere alla nuova viabilità nord che dovrebbe diventare un’alternativa al nodo della Castagnara e alla trafficatissima via Pontevigodarzere. Anche in questo caso si sta programmando un nuovo ponte sul Brenta, che dovrebbe affiancarsi a quello ferroviario nuovo che sarà costruito nei prossimi anni da parte di Rfi. La strada infatti dovrebbe partire dalla tangenziale nord di Padova con un nuovo svincolo, correre parallela alla ferrovia per poi incrociare la 307 e quindi raggiungere lo svincolo di Mejaniga della nuova Statale del Santo. Un progetto di cui si sta cercando il finanziamento in Regione. E ora andrà probabilmente in concorrenza con questa iniziativa della Provincia che ha deciso di presentare a breve il progetto di fattibilità. «La cosa più importante ora è non perdere tempo perché il traffico in quell’area sta provocando notevoli difficoltà», aggiunge Bano, «è poi necessario non perdere i fondi del governo in diversi interventi ma concentrarli in un’opera che possa realmente andare incontro alle esigenze di viabilità della provincia di Padova». —

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