Un vecchio albergo chiuso per i laboratori scolastici

ABANO TERME. Il futuro dell'istituto alberghiero Pietro d'Abano potrebbe essere diviso tra la caserma I Roc di Giarre e un albergo o un ristorante. Ma contemporaneamente si ritorna a parlare della costruzione di una nuova ala accanto alla succursale di via Appia Monterosso. Il problema del sovraffollamento, con la scuola alberghiera che ha dovuto installare negli ultimi anni ben tre container, è destinato a trovare una soluzione a breve-medio termine. Il preside Luigino Grossele e la Provincia stanno esplorando ogni strada per eliminare i container. «C'è in primis da risolvere il problema della mancanza di spazi nei laboratori di cucina e di sala», spiega il dirigente scolastico. «È necessario a questo punto andare a fare lezione in qualche laboratorio esterno. Con la Provincia e il Comune ci siamo impegnati a trovare al più presto una soluzione, che potrebbe essere l'utilizzo dei laboratori di un albergo dismesso o di un ristorante. Non importa che sia ad Abano. Può essere anche fuori città. La cosa essenziale è che sia facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici». C'è poi da risolvere la questione legata alla mancanza di aule. «Potrebbe emergere un piano definitivo per la costruzione di una nuova ala», aggiunge Grossele. «È stata avanzata anche questa ipotesi. Rimane viva anche l'ipotesi della caserma I Roc di Giarre. Si tratta di interventi per i quali si rischia di andare incontro a due o tre anni di attesa tra verifiche del numero degli iscritti e lavori. La soluzione più immediata rimane l'utilizzo di un albergo in disuso. Entro un mese credo che arriveremo ad una soluzione. Mai come stavolta stiamo trovando una grande collaborazione con la Provincia, che si è presa a cuore il problema facendo già tre sopralluoghi nella scuola. Nelle prossime settimane l'ente ha promesso di risolvere poi i problemi legati all'acustica e agli odori nei container». L'emergenza alberghiero è approdata sabato sera anche a “Striscia la Notizia”. La settimana scorsa c'è stata anche una manifestazione nell’isola pedonale con gli studenti e alcuni insegnanti che hanno voluto ribadire il loro “no” ai container e la loro contrarietà ad una situazione “da terremotati”.
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