Una Casa dello studente dentro l’ex ospedale

Destinazione universitaria per gran parte degli spazi lasciati liberi a Monselice È la proposta portata avanti dal sindaco Lunghi, assieme al Centro di cottura
Di Francesca Segato
Belluco Ospedale di Monselice. Nella foto: i due blocchi. ph. Zangirolami
Belluco Ospedale di Monselice. Nella foto: i due blocchi. ph. Zangirolami

MONSELICE. Archiviata ormai l’impresa del trasloco, per il vecchio ospedale di Monselice si apre la partita della riconversione degli spazi. I prossimi mesi saranno determinanti per definire le strategie: l’obiettivo dell’amministrazione comunale è sempre quello di dar vita a un grande centro universitario sfruttando gli spazi residui dei due monoblocchi. Nel vecchio ospedale restano infatti gli uffici del Distretto e numerosi ambulatori e servizi. Ma per tutti questi basterà una piccola parte delle vecchie strutture. Sul resto, la partita è aperta. «Entro il prossimo anno dovranno necessariamente partire le prime azioni» assicura il sindaco Francesco Lunghi «Non possiamo pensare che la struttura rimanga chiusa e inutilizzata per più di un anno». L’idea del primo cittadino resta quella di creare una Casa dello studente. «Abbiamo iniziato un primo dialogo con l’Usl» spiega Lunghi «ne è subito emerso che dobbiamo trovare un privato per gestire questa “Casa dello studente”, non può farlo l’Usl direttamente. Si tratterebbe di trovare un accordo con un privato per un investimento sul vecchio monoblocco in cambio della gestione del servizio. Abbiamo già avviato i primi contatti con le realtà padovane che gestiscono strutture simili». Non solo residenza per studenti universitari: negli spazi del vecchio ospedale l’amministrazione comunale immagina anche una biblioteca e nuove aule universitarie. Un’occasione, insomma, per ampliare quel primo embrione dell’Università a Monselice che ora è il corso di laurea in Scienze infermieristiche al centro Cinque dita di via Piave. E farne un vero polo universitario locale. «Su questa base, potremmo cominciare a pensare di allargare l’offerta universitaria anche ad altre facoltà» continua Lunghi «ne ho già discusso con l’Università di Padova e c’è la disponibilità a ragionarne». Sempre nell’ottica del polo universitario si inserirebbe anche l’utilizzo del centro cottura del vecchio ospedale, che peraltro resta attivo. «Stiamo lavorando a un accordo tra Comune, Usl e casa di riposo» anticipa il primo cittadino «per utilizzare le cucine dell’ospedale per rifornire la casa di riposo e le mense scolastiche, già dal prossimo settembre». Il Comune è interessato anche allo stabile della Psichiatria, che per ora resta occupato ma dovrà essere liberato: vorrebbe trasformarlo in un edificio scolastico. Mentre la palazzina del Distretto, in via papa Giovanni XXIII, sarà messa in vendita: l’area ha già una destinazione residenziale. Per tutto il resto della vecchia area ospedaliera, si cercano privati disposti a investire.

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