Una cava rimboschita per il parco western

Alla scoperta dell’area Bonetti a Turri, scelta da Bonelli per il parco tematico: un luogo di grande pace raggiungibile a piedi
BELLUCO-FOTOPIRAN-MONTEGROTTO-EX CAVA BENETTI
BELLUCO-FOTOPIRAN-MONTEGROTTO-EX CAVA BENETTI





È una cava quasi totalmente rimboschita quella scelta dalla famiglia Bonelli per realizzare il Tex Willer World. Decenni dopo che l’ultimo camion carico di pietra è uscito da quell’enorme squarcio nel monte, la natura si è ripresa prepotente lo spazio abbandonato e in questi giorni di fine estate sono ancora rigogliosi arbusti e alberi: resta solo una parete verticale in pietra a ricordare che non di uno spazio naturale si tratta, ma di un’area fortemente trasformata dall’uomo. Che ora si ripromette di cambiarla ancora, per realizzarvi all’interno il mondo di Tex, l’eroe del fumetto western creato settant’anni fa da Gian Luigi Bonelli. Il figlio Giorgio, sin da piccolo frequentatore delle terme euganee e innamorato dei Colli Euganei, è pronto a investire una ventina di milioni nell’acquisto dell’area e nella sua trasformazione in un luogo di piacevole soggiorno per migliaia di visitatori.

Prima però il progetto di massima, riassunto in una mappa che allinea fortino e stazione ferroviaria, saloon e accampamento indiano, villaggio messicano e tutti gli altri luoghi iconici del mondo di Aquila della notte (compresa la casa di El Morisco e il teatro di Mefisto) realizzati su un’area di 22 ettari, deve diventare un progetto capace di convincere in primo luogo il Parco dei Colli Euganei, chiamato a tutelare con rigore integrità e aspetto del territorio.



Cava Bonetti si trova nel colle di Turri, poco distante da Villa Draghi. Il collegamento viario appare eccellente. L’accesso alla cava avviene percorrendo via Val di Mandria, che inizia proprio davanti alla trattoria Alla colomba. Il ristorante sorge lungo la tangenziale di Montegrotto, per chi arriva dalla statale Adriatica è sulla sinistra pochi metri dopo la rotatoria accanto all’hotel Millepini, molto prima di quella di villa Draghi. Posteggiata l’auto vicino alla trattoria si imbocca a piedi la strada a sinistra.



La stradina, in salita, che porta verso Cava Bonetti è lunga circa un chilometro. È stretta, a una sola corsia, il primo tratto è asfaltato, il successivo ha il fondo in ghiaia, poi si scavalca una catena e si raggiunge il piazzale di cava: l’area appare molto estesa, coperta di erba alta e di piante, dominata dalla parete verticale. Non vi arriva alcun rumore di traffico o attività produttive.



L’area versa in uno stato di abbandono. Ci sono alcuni edifici assai malconci, con i segni dei bivacchi che hanno ospitato, sentieri sono tracciati da escursionisti che ci vengono a passeggiare. «C’è tanto da fare per mettere in sicurezza cava Bonetti» osserva Giorgio Turlon, titolare del ristorante Alla Colomba «Ci vorrà un sacco di tempo per ripulire l’area e portare via l’eternit». «La zona è frequentata da sbandati», aggiunge Nadia Tasinato, che abita a pochi metri dal ristorante. Ma è la questione traffico quella più sentita tra i residenti. «Non vedo di buon occhio un’iniziativa del genere in quanto ci porterebbe un sacco di auto» osserva Gino Casotto, residente ai piedi della cava.

Proprio per ovviare alla questione, Bonelli ha chiesto ai Turlon di vendergli l’area del ristorante Alla Colomba. «Non ci pensiamo nemmeno a cedere» ribatte il titolare «Si trovino un parcheggio altrove. Sono due anni che notiamo viavai su per la cava ed è da sei mesi che sappiamo della trattativa in corso per l’acquisto». —

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