Uomini e donne, l’importanza di accettare le diversità

Non siamo e non potremo mai essere uguali: venirsi incontro accettando le diverse esigenze e comportamenti

Nel mondo animale l’istinto della conservazione della specie è una cosa dettata dal Dna stesso di ogni essere vivente. Durante “la stagione degli amori” i maschi tendono a contendersi le femmine per propagare i propri geni; ciò accadeva (e accade ancora) anche all’uomo da quando a messo piede sul pianeta. Dunque è una cosa normale che il gentil sesso sia assoggettato e a volte considerato inferiore al sesso forte? In gran parte delle specie animali il maschio, solitamente, è più forte della femmina e ciò ha sviluppato anche il senso di dover aggredire e sottomettere l’altro sesso: una famosa e antica statuetta detta “la venere di Willendorf” rappresenta uno stereotipo di una donna fertile; esso potrebbe indicare che fin dall’ antichità la donna è stata quasi sempre vista come un oggetto di moltiplicazione della razza. Andando avanti col tempo, arrivando nell’antica Grecia, ci sono alcune tradizioni dove si festeggia la fertilità e dove alcune giovani donne sembrano divenire oggetto per soddisfare l’appetito sessuale degli uomini generando di fatto delle feste orgiastiche. Facendo un salto in avanti di circa mille anni, sbarcando al Medioevo, le figlie dei re sono state spesso utilizzate come un mezzo per creare alleanze combinandole con dei matrimoni con i figli di altri sovrani. Non solo, durante le battaglie e guerre, specialmente durante il saccheggio delle città, le donne sono spesso state soggette a stupri e considerate come un bottino di guerra. Per arrivare a una primitiva forma di rispetto e di galanteria verso il genere femminile si deve andare verso il 1600 circa con l’epoca dell’Illuminismo dove anche al gentil sesso è stata riconosciuta la possibilità di studiare. Ma solo nel 1900 ci sono progressi notevoli a favore del genere femminile dove grazie ai movimenti femministi, le donne ottengono la possibilità di votare e la parità dei sessi, anche se su quest’ultima ci sono ancora alcuni battibecchi in ambito professionale e non solo. Quindi, la radicazione della differenziazione tra i sessi risale ad epoche molto più antiche di quelle precedentemente elencate ed è stato un comportamento dettato dall’istinto, dall’aggressività e dalla forza e, una volta creata una civiltà, da varie tradizioni ed usanze tramandate nel corso del tempo. Poiché anche l’essere umano è un animale, dimenticandosi che è dotato del miglior sistema celebrale presente sulla terra, le forme di violenza del maschio verso la femmina possono essere scatenate dagli stessi motivi che aveva l’uomo durante i millenni precedenti, quando anche la società era meno complessa, cioè nella necessità perversa di sentirsi e dimostrarsi predominante e più forte fino al punto di dover sottomettere la donna. Questi casi si verificano ancora quando l’uomo è accecato dall’invidia o quando si trova in uno stato di disagio interiore o anche quando fin da piccolo vedendo i genitori comportarsi una maniera errata e vivendo in un certo contesto culturale gli hanno permesso di credere che può fare qualsiasi cosa nei confronti della donna, nonostante ciò sia umanamente errata. Anche oggi il genere maschile manifesta la sua superiorità assumendo in modo inconscio atteggiamenti atti ad usare la donna in svariati modi: slogan pubblicitari usano spesso il corpo femminile per incrementare le vendite, ed i lavori domestici sono spesso cose che l’uomo non si degna di fare. Bisogna riconoscere anche che certi lavori sono esclusivamente maschili, in particolar modo quelli pesanti, mentre altri esclusivamente femminili in quanto l’uomo non possiede certe abilità appartenenti alla sfera dell’altro genere. Dunque è impossibile che ci sia una totale uguaglianza dei sessi perché significherebbe dire che sia l’uomo sia la donna sono totalmente uguali; se invece si riconoscesse la differenza tra l’uno e l’altro evitando di sfruttare le debolezze di un genere come è accaduto nei secoli precedenti, e accade ancora oggi in alcune culture orientali, e si cerca di venirsi incontro accettando le diverse esigenze e comportamenti, probabilmente si andrebbe verso un futuro più prospero e più giusto. Nonostante tutto, il sentimento è l’espressione più alta della civiltà perché supera l’istintualità e genera spirito e amore.

(IIS Euganeo Este)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova