Vaccinazioni, ecco i siti proposti per accogliere la campagna anti-Covid a Padova e provincia

PADOVA. Oltre alla Fiera di Padova pronta ad accogliere la vaccinazione di massa contro il Covid con padiglioni modulabili e parcheggi, sono stati individuati anche in provincia i siti che potrebbero ospitare la campagna. Ecco le ipotesi.
A Monselice la prima opzione era l’ex ospedale di Monselice, ma si tratta di un sito già “opzionato” qualora si arrivasse alla cosiddetta “fase 5C” e quindi alla necessità di ulteriori posti letto. I sindaci della Bassa padovana, l’ex Usl 17, hanno comunque offerto all’Usl 6 Euganea un’ampia lista di possibili sede vaccinali, come spiega il referente Giorgia Bedin, sindaco di Monselice: «La situazione più logica pareva il vecchio ospedale, ri-attrezzato la scorsa primavera. Scartata questa ipotesi, chiederemo che vengano utilizzati gli ambulatori del “Madre Teresa” di Schiavonia: essendo Covid Hospital ed essendo state interrotte varie prestazioni, questi ambulatori sono liberi e funzionali».
È stata invece tirata in ballo ma scartata già la mattina del 9 gennaio l’idea del palazzetto di Schiavonia: pur essendo slegata dagli istituti scolastici, la palestra ospita il campionato di serie B di pallavolo che si giocherà dalle prossime settimane. Per garantire copertura, e dunque meno disagi, anche alla parte più meridionale della provincia, il sindaco Loredana Borghesan di Montagnana ha avanzato la candidatura dell’ex istituto agrario di via papa Giovanni XXIII, non più scuola ma sede di associazioni.
In area monselicense da Roberto Milan, sindaco di Bagnoli di Sopra, è stata invece messa a disposizione la pista di pattinaggio coperta - una tensostruttura - di via Molini. E ancora, ritornando a Este, la proposta è di portare la campagna nell’ex ospedale di via San Fermo (dove oggi ci sono ancora Guardia medica e Medicina di gruppo integrata) o nel Chiostro di Santa Maria delle Consolazioni (noto anche come “degli Zoccoli”), che peraltro secoli fa era sede di un ospedale.
Per quanto riguarda l’ex Usl 16 - dunque da Padova città alle Terme, passando per Cintura e Saccisica - oltre alla Fiera di Padova nell’elenco è finita l’Arcostruttura del quartiere Sant’Agostino di Albignasego. L’utilizzo di questo impianto trova già la condivisione, come prima scelta, da parte dei Comuni di Casalserugo e Maserà di Padova e l’opzione come scelta alternativa alla Fiera da parte di Ponte San Nicolò.
A questi si aggiunge il potenziale servizio ai quartieri sud di Padova (Salboro, Bassanello, Guizza, Mandria, Sacra Famiglia e Madonna Incoronata). E ancora, da Cadoneghe viene messa a disposizione la palestra Olof Palme, mentre in zona termale la scelta dovrebbe ricadere tra due siti: o il Teatro Polivalente di Abano Terme, o gli impianti sportivi di via del Santo a Montegrotto Terme. I primi cittadini della Saccisica, infine, hanno proposto il Palajunior di via Borgo Rossi a Piove di Sacco, uno dei più importanti e capienti di tutto il Piovese.
Tutti questi siti - che saranno comunicati ufficialmente entro domani - passeranno ora al vaglio dell’Usl 6, che effettuerà dei sopralluoghi forse già in settimana.
Anche i municipi dell’Alta si mettono a disposizione dell’Usl, pronti a fare la propria parte per la campagna vaccinale. «Oggi, 10 gennaio, invierò una mail con le varie idee», spiega Moreno Giacomazzi, sindaco di Santa Giustina in Colle e presidente della comitato dei sindaci del Distretto 4, un ambito territoriale che conta 28 Comuni e 258 mila abitanti.
«Sto seguendo il criterio di un luogo che sia comodo per il maggior numero di persone» sottolinea Giacomazzi «quindi ragiono sull’asse Campo San Martino-Cittadella e poi qualcosa a nord, fra Camposampiero, Borgoricco e Loreggia. All’inizio si parlava di un centro ogni 70 mila abitanti, ma in realtà l’urgenza di personale – medici ed infermieri – ha imposto di passare ad uno ogni 100 mila. Quindi nell’Alta si va dai 2 ai 3 punti».
Tanti quanti la Bassa, mentre per Padova città-Cintura-Terme e Saccisica saranno 5 le sedi vaccinali. Il sindaco di Cittadella Luca Pierobon ha fatto la sua proposta: «Il Palazzetto dello Sport tra stadio e piscina è la struttura più indicata che abbiamo a Cittadella. Se l’autorità sanitaria lo ritenesse compatibile con le esigenze ed i ragazzi delle superiori tornassero in classe, chiederei alle scuole di svolgere le ore di educazione fisica all’aperto, nella pista di atletica».
«Da noi le palestre servono alle scuole medie» osserva la prima cittadina di Camposampiero, Katia Maccarone «quindi proponiamo di verificare l’idoneità del foyer dell’Auditorium». Il sindaco di Piazzola, Valter Milani: «Abbiamo proposto la Casa delle associazioni o lo spazio all’interno della Sala della Filatura».
E ancora, il sindaco di Campo San Martino, Dario Tardivo: «È disponibile il Parco di Villa Breda con la sede Avis». Altre proposte sono arrivate da Vigonza, che non è centrale, ma ha il maggior numero di abitanti del distretto: si ipotizzano le sale polivalenti di Peraga e di Busa; la sala polivalente di Cavino è stata messa a disposizione anche dal Comune di San Giorgio delle Pertiche. A Tombolo, invece, è stata indicata la zona industriale di via Tiepolo.
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