«Vaccini per tutto il personale che lavora negli hotel termali»

La richiesta di caldarA (centro studi termali pietro d’abano)  

ABANO TERME

Vaccini per il personale dei reparti cure, ma possibilmente anche per il resto del personale degli hotel. Federalberghi Terme Abano Montegrotto e il Centro Studi Termali Pietro d’Abano chiedono a Regione e Governo che il personale alberghiero venga vaccinato subito dopo le categorie protette e il personale medico, come medici e infermieri. «Crediamo che dopo il personale medico sanitario vadano vaccinati gli operatori dei reparti cure, che sono impegnati nel garantire i Lea, i livelli essenziali di assistenza, riconosciuti dall’Usl», spiega il direttore del Centro Studi Termali Pietro d’Abano, Fabrizio Caldara. «Quindi i nostri Ota, Operatori di assistenza sanitaria, crediamo debbano essere assimilati ad altri operatori del sistema sanitario territoriale. Stiamo cercando di confrontarci con l’Usl di Padova e la Regione».

Il personale addetto nei reparti cure, che sono presidi sanitari e che sono sotto l’occhio di un direttore sanitario, ammonta in totale a circa 1. 800 su 5. 500 dipendenti. «Con le organizzazioni sindacali nazionali, Cgil, Cisl e Uil, stiamo ora redigendo un documento da inviare a Governo e Regione affinché tutto il personale dei nostri hotel, che erogano servizi sanitari, possano essere vaccinati immediatamente dopo le categorie protette e fragili e gli operatori sanitari», aggiunge il direttore di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Marco Gottardo.

«Crediamo che tutto questo garantirebbe maggiore sicurezza non solo tra i dipendenti, ma anche per i clienti degli hotel. Sapere che ci si muove in un ambiente sano, è certamente un passo importante per il rilancio del turismo».

Negli ultimi giorni intanto i comuni di Abano, Montegrotto e Torreglia sono giunti all’individuazione congiunta di una sede comune per eseguire la vaccinazione della popolazione contro il Coronavirus. Si è scelto a proposito il Teatro Polivalente Comunale di Abano Terme, in Via Donati 1. Ora serve dare spazio e tempo al personale Usl 6 di verificare se la sede risulta idonea allo svolgimento in sicurezza della procedura. Qualora sorgessero criticità o impedimenti nel primo sito, le Amministrazioni comunali hanno delineato una seconda opzione, nella tensostruttura Comunale di Montegrotto Terme, in via del Santo. Il punto vaccini sarà il punto di riferimento del Bacino Termale Euganeo.

«L’idea dell’Usl è di creare un punto vaccini ogni 100 mila abitanti», spiega il sindaco di Abano, Federico Barbierato. «I tre comuni che stanno dando il via al punto vaccini contano in totale circa 40 mila abitanti. È quindi chiaro che questo punto vaccini possa ora accogliere anche gli abitanti di altri comuni termali e collinari contermini. Va sottolineato che una scelta definitiva spetta ora all’Usl che dovrà dare il nullaosta al via dell’attività. Via dell’attività che potrà avvenire dopo un sopralluogo nella sede da noi scelta. Il punto vaccini, dovesse arrivare il definitivo assenso da parte dell’Usl, dovrebbe partire a giorni. La sede rimarrà in questo caso in attività per sei mesi». —

F.Fr.

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