Valli Selvatiche, una strada per il vigneto

BATTAGLIA TERME. L'intervento in atto in questi giorni nei terreni delle Valli Selvatiche di Battaglia Terme, in una zona di grande pregio dal punto di vista naturalistico e ambientale, riguarderebbe la bonifica di alcune opere di urbanizzazione realizzate negli anni Ottanta e finalizzate alla costruzione di una lottizzazione che la Soprintendenza ha bloccato dopo la feroce polemica degli ambientalisti, contrari all'intervento.
I lavori, puntualizza il sindaco Massimo Momolo, riguardano la rimozione di un vecchio fondo stradale e di altri manufatti sommersi dalla vegetazione. «Il tutto è finalizzato alla realizzazione di un impianto di vigneto che arriverà fino al confine con il parco ex Inps», spiega il primo cittadino. «Trovo positiva la scelta del proprietario di piantare viti che, almeno per una ventina d'anni, dovrebbe togliere da quell'area qualsiasi tipo di appetito di speculazione edilizia. Il sottofondo stradale è stato rimosso e macinato e verrà steso ai margini del vigneto per consentire il passaggio con i mezzi agricoli». Le ruspe stanno lavorando a ridosso dell'argine del canale Bisatto per 200 metri e, di primo acchito, sembra si tratti della realizzazione di una strada larga almeno cinque metri. Questo ha allarmato non poco la maggior parte dei cittadini di Battaglia e gli ambientalisti attenti a quella zona che va dall'ex parco Inps fino al ponte della Rivella. Ieri nel cantiere c'è stata la visita dei carabinieri e dei vigili urbani. Il sopralluogo, avvenuto intorno alle 9, pare fosse finalizzato a conoscere se l'intervento ha tutte le autorizzazioni previste. Le Valli Selvatiche sono state oggetto negli ultimi anni di numerose proposte di operazioni edilizie. Oltre a quella abortita negli anni Ottanta, più recentemente era stato presentato un progetto che prevedeva la realizzazione di alcuni grossi condomini e di una'area dedicata al tempo libero. «Se davvero il titolare della Valli Selvatiche ha chiesto la trasformazione del fondo da seminativo a vigneto, è una notizia che registriamo con soddisfazione», afferma Gianni Sandon, storico ambientalista dei Colli Euganei e ferreo difensore delle Valli Selvatiche.
Gianni Biasetto
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