«Valorizzeremo quell'arco»
L'architetto Shahamat illustra il piano di recupero della ex Gallo
PIOVE DI SACCO.
Spazi luminosi, comodi ai servizi e congeniali per giovani coppie, famiglie e anziani: sono queste le caratteristiche della palazzina che sorgerà nell'area degli ex magazzini Gallo in via Roma. Si tratta di un importante intervento urbanistico nel cuore del centro storico di Piove di Sacco. Il cantiere per la realizzazione del nuovo edificio sta muovendo i primi passi.
L'edificio sorgerà sulle ceneri di quelli che furono un tempo i magazzini Gallo e successivamente, fino a un paio di anni fa, il centro sportivo Crazy Body. Il progetto, affidato allo Studio Memar dell'architetto Saeid Shahamat, prevede la costruzione, affidata alla ditta Galcav di Solesino, di un edificio di circa 7 mila metri cubi, 500 metri cubi in meno di quello esistente. Ne verranno fuori 15 appartamenti e 4 negozi, garage interrati, portici e un collegamento con il verde pubblico sul lato sud della piazzetta antistante il palazzo. L'edificio sarà dotato di ascensore, pannelli solari e sistema di climatizzazione autonomo. Ed è lo stesso progettista, l'architetto Shahamat, a tranquillizzare cittadini e associazioni che nei giorni scorsi avevano manifestato preoccupazione per l'annuncio che sarebbe stato abbattuto l'arco ornato di merli risalente all'inizio del '900 che segna l'ingresso del complesso. «Non mi è mai passato per la testa di cancellare l'arco - sottolinea l'architetto - per consentire l'accesso ai mezzi al cantiere verrà solamente smussato nei due angoli inferiori. Un'operazione che è stata già eseguita per il precedente cantiere iniziato qualche anno fa e non ancora concluso. Non solo, al termine dei lavori ho previsto che venga ripristinato l'intero fregio, consolidato e dipinto per portarlo al suo aspetto migliore. Abbiamo messo la massima cura per progettare questo palazzo nel cuore del centro cittadino - aggiunge Shahamat - chiedendo anche il parere della Sovrintendenza e rispettando tutti i parametri dei palazzi storici nel raggio di duecento metri». I lavori dovrebbero concludersi entro due anni.
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