Vanzetti, 500 euro bollenti

 Esce un particolare che riguarda il difensore di Umberto Manfredi e «Caio» Razza, l'avvocato padovano Cesare Vanzetti: stando al fascicolo del Tribunale del riesame di Venezia al quale i due si erano rivolti, il noto penalista padovano avrebbe inviato 500 euro a Manfredi, allora rifugiato in Austria dove poi venne arrestato. L'avvocato avrebbe fornito ai giudici questa spiegazione: si trattava di una somma che doveva restituire a Manfredi. Toccherà agli inquirenti appurare se Manfredi, quando il difensore gli ha inviato il danaro, era già stato dichiarato latitante o meno.

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