Varchi Ztl Padova, ora i controlli saranno anche in uscita

Circolazione in città, arrivano limitazioni con il rinnovo dei sistemi di sorveglianza. Il nuovo assetto illustrato durante la presentazione di Cityporto per il trasporto merci
PD 09 giugno 2006 G.M. Varchi ZTL. (CARRAI) Varchi ZTL. (CARRAI)
PD 09 giugno 2006 G.M. Varchi ZTL. (CARRAI) Varchi ZTL. (CARRAI)

PADOVA. Controlli ai varchi Ztl anche in uscita, rinnovo di sistemi di sorveglianza video e omogenizzazione degli orari di chiusura e di apertura degli accessi. Queste alcune delle novità che nei prossimi mesi si accompagneranno ad un modello ben più stringente di gestione del traffico privato su tutto il territorio cittadino.

A svelare almeno in parte il progetto che il Comune sta elaborando per la Ztl cittadina sono stati il vicesindaco Arturo Lorenzoni e l’assessore all’ambiente Chiara Gallani, ospiti dell’incontro di presentazione dei risultati di Cityporto al compimento del suo 14esimo anno di attività. «Stiamo lavorando ad un percorso di evoluzione della mobilità cittadina che non può prescindere da azioni significative a tutela della salute dei suoi cittadini» ha detto il vicesindaco.

«Ma la limitazione del traffico privato sarà solo uno degli elementi di un progetto integrato di sviluppo della mobilità che agirà anche sui trasporti commerciali e quelli pubblici, componenti sempre più significativi dello sviluppo dell’economia urbana di Padova. In questo senso il ruolo di Cityporto, progetto visionario alla sua nascita nel 2004, sarà strategico proprio nell’ambito di un trasporto delle merci che è uno degli elementi di sviluppo di un economia basata sempre più sull’acquisto on line e la consegna a domicilio». E Cityporto, il servizio di consegna delle merci in ambito urbano nato in seno ad Interporto 14 anni fa, presenta risultati estremamente positivi. Sono infatti 1 milione le consegne ad oggi effettuate dagli 11 furgoni a metano di un servizio a cui ben 60 operatori della logistica (come Gls, Fercam Bennato) si servono quotidianamente per il proprio “ultimo miglio”, il tragitto cioè dal magazzino al domicilio di destinazione. Un servizio che supporta le attività commerciali del centro città e della cintura urbana e che viene preso ad esempio in tutte le grandi città d’Europa come una delle migliori pratiche del settore.

«Cityporto non solo funziona da 14 anni incrementando i volumi delle consegne» ha spiegato Paolo Pandolfo, direttore real estate e logistica di Interporto Padova «ma presenta anche un solido equilibrio di bilancio. Un caso di studio in tutta Europa dovuto secondo noi anche al ruolo principale del pubblico come gestore dell’iniziativa: gli utili ridotti e la forte concorrenza fra gli operatori del settore vede proprio in una figura terza, competente ma non concorrente, la capacità di fare da catalizzatore delle esigenze di aziende che sul mercato hanno standard precisi e poca propensione alla collaborazione».


 

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