Vedovo muore senza eredi e lascia tutto al “suo” Comune

MASERà. «Pagatemi il lumino sulla tomba e sistemate la cappellina di famiglia, non chiedo altro»: con questa unica e semplice volontà un anziano di Bertipaglia, Alessandro Stradiotto, ha lasciato tutti i suoi averi all’amministrazione comunale. Nessun’altra spiegazione, nessuna dichiarazione di intenti, solo un semplice testamento olografo, scritto di suo pugno e consegnato al notaio, per nominare il Comune di Maserà come unico erede.
la donazione
Così in questi giorni, una volta completate le formalità, il consiglio comunale ha accettato l’eredità, con beneficio d’inventario, come da prassi in queste situazioni: 200 mila euro di risparmi, la casa di proprietà nella campagna di Bertipaglia e 5 campi padovani. Una decisione che non ha mancato di sollevare una certa curiosità in paese, anche perché pochi ormai potevano affermare di conoscere bene quell’anziano signore, vedovo, senza figli, che prima di andare in pensione, ormai alcuni decenni fa, aveva lavorato come operaio al Comune di Padova.
Morto quasi un anno fa, il 28 dicembre 2017, all’età di 83 anni, Stradiotto aveva già espresso anni prima, all’allora sindaco Nicola De Paoli, la volontà di lasciare al Comune i propri beni, affinché potessero essere utili alla collettività. Una scelta non proprio usuale, visto che di solito gli anziani soli e senza parenti prossimi scelgono di destinare l’eredità a fondazioni, oppure a istituti religiosi o associazioni.
Ma Stradiotto ha scelto di aiutare il Comune in cui ha sempre vissuto, senza darne troppa pubblicità, senza chiedere alcun riconoscimento. Dell’eredità si è saputo infatti dopo l’apertura del testamento e quando è stato il momento di approvare l’accettazione in consiglio comunale. Per sé l’anziano ha chiesto solo che il Comune si faccia carico delle spese della luce votiva sulla lapide e della sistemazione della tomba di famiglia, dove riposa accanto alla moglie, mancata da alcuni anni.
la gratitudine
«È un gesto significativo che testimonia quanto questo signore fosse affezionato al suo paese», commenta il sindaco Gabriele Volponi, «e quanto ci tenesse al bene della nostra comunità. Gli siamo grati per questo gesto di generosità e faremo il possibile per soddisfare al meglio la sua volontà. Nelle prossime settimane metteremo a patrimonio questi beni, il cui valore complessivo verrà stabilito da una perizia, dopodiché decideremo come impegnarli. A chi lo conosceva Stradiotto spiegava quanto ci tenesse al suo paese, alla sua storia e alle sue tradizioni, raccomandandosi che anche i giovani ne facessero tesoro. È sempre stato molto legato a Bertipaglia, dove ha condotto una vita semplice e riservata, insieme alla moglie. E con la stessa discrezione aveva deciso, già da alcuni anni, che il suo estremo atto di generosità sarebbe stato nei confronti del suo Comune. Ne siamo onorati». –
Nicola Stievano
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