Velox non a norma: a Vigonza le multe raddoppiano e scattano i ricorsi

VIGONZA (PADOVA). Sono stati resi noti i dati dell’attività di Polizia locale. In 11 mesi e mezzo i controlli stradali sono stati 1. 049 di cui 543 nel primo semestre; sono 969 le sanzioni per violazione al Codice della strada, di cui 302 nel primo semestre e 667 nel secondo. Delle 969 multe ben 507 sono state comminate per eccesso di velocità e hanno provocato il ritiro di 144 punti dalle patenti.
Sedici i fermi di veicoli e 14 i sequestri, 43 gli incidenti stradali rilevati, le sanzioni amministrative sono state invece 31. Sono state 42 le richieste di accesso alla videosorveglianza da parte delle forze dell’ordine per visionare le immagini delle telecamere dislocate nel territorio, 84 gli accessi agli atti tenuti al Comando e 966 gli accertamenti sulle residenze. Il dato che marca una netta differenza fra i due semestri è quello riguardante le multe per velocità, più che raddoppiate da luglio.
Le strade dove più si pigia sull’acceleratore sono via Grandi, via Carpane, via Bosco, via Paradisi, via San Gregorio Barbarigo, via Trevisan e la Noalese. Per quanto riguarda le altre sanzioni al Codice della strada, le più rilevanti sono le 152 appioppate per divieto di sosta, le 22 per l’assenza delle cinture di sicurezza, le 21 per l’uso del cellulare alla guida e le 11 per l’assicurazione scaduta. Altre 85 per violazioni varie.
E proprio sul boom delle multe nel secondo semestre si è scatenata la protesta dei consiglieri di minoranza : il forzista Damiano Gottardello e il pentastellato Filippo Pastore. Che, forti di una determina che richiede la revisione del Velomatic, hanno accusato l’assessore Rosario Agricola di aver permesso l’uso dell’autovelox da luglio a ottobre nonostante fosse scaduta al taratura.
«Accuse infondate e denigratorie quelle di mala gestione del Comando dei vigili» afferma Agricola. «La taratura delle apparecchiature è stata eseguita rispettando i termini di legge. La Corte costituzionale ha sancito l’obbligatorietà della taratura periodica degli apparecchi per l’accertamento delle infrazioni inerenti ai limiti di velocità, ma non ha chiarito ogni quanto vanno tarati tali strumenti. La Corte non vieta l’utilizzo delle apparecchiature e non indica in modo tassativo lo spazio temporale di 365 giorni dopo l’ultima taratura, ma “almeno” una volta all’anno».
Per Gottardello e Pastore «le norme parlano chiaro e un apparecchio non tarato non va usato».
I due consiglieri hanno presentato una richiesta di accesso agli atti per verificare il numero di multe comminate nei quattro mesi “a rischio” che, secondo i loro calcoli, ammonterebbero a oltre la metà delle 667 del semestre. E affermano che ci sono già ricorsi al giudice di pace. «I vigili hanno agito sul controllo diretto sulla strada riducendo l’uso dell’autovelox» controbatte Agricola «ricordo che le sanzioni per eccesso di velocità non servono per fare cassa ma per eliminare gli incidenti stradali che purtroppo continuano a verificarsi». —
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