«Vendo case Ater con sconto del 45%»

Il presidente Frasson vuole alienare i 4750 alloggi costruiti prima del 1990
PIANO ATER. Il presidente dell’ente Flavio Frasson A sinistra, appartamenti di edilizia popolare in città e, a destra, alloggi a Piove di Sacco. Il Cda ha deciso la vendita di 4750 alloggi (il 68% dell’intero patrimonio) con sconti che vanno dal 45 al 35 per cento per aiutare gli inquilini
PIANO ATER. Il presidente dell’ente Flavio Frasson A sinistra, appartamenti di edilizia popolare in città e, a destra, alloggi a Piove di Sacco. Il Cda ha deciso la vendita di 4750 alloggi (il 68% dell’intero patrimonio) con sconti che vanno dal 45 al 35 per cento per aiutare gli inquilini
 PADOVA
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Sono 4750 (ovvero il 68% dell'intero patrimonio) gli alloggi che il cda dell'Ater di Padova ha inserito martedì nel Piano straordinario di vendita varato in adempimento dell'articolo 6 della legge finanziaria approvata dal consiglio regionale e promulgata il 18 marzo dal presidente Zaia. L'obiettivo è introitare 60 milioni per valorizzare il patrimonio dell'ente.
 Quasi i due terzi del «lotto» (ovvero il 65%, poco più di 3 mila appartamenti) sono a Padova; gli altri disseminati in un'ottantina di comuni. Sono in vendita gli alloggi di Erp ubicati in edifici realizzati entro il 31 dicembre 1990. Sono esclusi dal piano tutti gli stabili ristrutturati dopo quella data. «Nell'elenco di 4750 appartamenti - ha puntualizzato Frasson, vicepresidente delle Ater del Veneto e componente del cda di Abitare Veneto, che gestisce un fondo di 55 milioni - sono ricompresi anche i 950 alloggi rimasti invenduti, probabilmente nella speranza di condizioni più vantaggiose, che fanno parte del pacchetto di 1008 appartamenti messi in vendita sulla base della legge regionale 11/2001. Il vantaggio per gli assegnatari Ater è dato dall'applicazione di consistenti sconti». Del 45% per gli inquilini collocati nell'area A di protezione; del 35% per gli assegnatari collocati nell'area B sociale; del 25% per gli assegnatari collocati nell'area C di decadenza.  Sono all'incirca il 35% del totale gli assegnatari che hanno manifestato una «generica disponibilità» all'acquisto. La procedura prevede che l'Ater informi i sindaci, i quali entro 60 giorni devono esprimere un parere. Poi le osservazioni vengono trasmesse alla Regione, che coinvolge la commissione. L'ultima parola toccherà al consiglio.  Ma quanto potrebbe costare un alloggio? «Non vogliamo certo sostituirci alle agenzie immobiliari - ha aggiunto Frasson, coadiuvato dal direttore Vittorio Giambruni e dal consigliere di amministrazione Lino Baldin - ma i prezzi sono davvero concorrenziali. Basti dire che un appartamento di 70-80 metri quadrati, alle spalle di Prato della Valle, che a un prezzo di mercato potrebbe costare 240-250 mila euro, potrebbe essere ceduto a un terzo della cifra. Pertanto, prima di andare in agenzia, venite da noi». La procedura prevede che possano acquistare l'alloggio, in prima battuta, gli assegnatari. Se l'appartamento resta sfitto, possono farsi avanti i non sono proprietari di prima casa. Infine le case vengono alienate con il vincolo di non essere rivendute entro 10 anni. «Stiamo anche realizzando una convenzione con i notai - ha concluso Frasson - per fornire stipule a prezzi calmierati». Il 3 maggio sono stati aggiudicati 7 alloggi per un ricavo di oltre 765.000 euro (con un aumento medio del 9% sulla base d'asta). Il 4 maggio è stato pubblicato un avviso di trattativa privata per assegnare altri 17 alloggi (150 le richieste di visita), con un costo tra 56.000 e 120.000 euro.

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