Vetrina a Girovino per Barollo e Il Filò delle Vigne

Le due aziende padovane tra i protagonisti della rassegna organizzata da La Moscheta che ha visto la presentazione di 150 vini a oltre 500 ospiti

PADOVA. Numeri in crescita e un mercato in costante evoluzione, che ha cambiato nel tempo l’identikit dell’amante dei calici pregiati, per una kermesse che dopo sei edizioni ha raggiunto una dimensione internazionale. Per Padova l’appuntamento con “Girovino” equivale ad un tête-à-tête con le eccellenze vinicole italiane e di alcuni paesi europei di grande tradizione come Francia e Spagna. Nell’ormai storica enoteca La Moscheta di corso Milano, prossima a festeggiare i 40 anni di attività, i gestori Michelangelo Salmaso e Francesca Magro insieme al figlio Emanuele hanno ospitato una cinquantina di produttori e presentato oltre 150 fra vini e distillati, il tutto accompagnato da degustazioni di specialità gastronomiche. Per gli oltre cinquecento visitatori è stato il modo ideale per conoscere i migliori prodotti di blasonate cantine come di piccole ed innovative aziende.

«Quando abbiamo aperto, nel 1980, la clientela era tutta maschile», racconta Salmaso, «adesso le donne superano numericamente gli uomini e sono molto più portate a bere vino di qualità». Una tendenza confermata dal figlio Emanuele: «Si beve meno ma molto meglio rispetto a una volta, con più consapevolezza».

A rappresentare il territorio padovano c’erano due aziende: “Il Filò delle Vigne” di Baone, dei fratelli Carlo e Sergio Giordani, e la “Barollo” dei fratelli Marco e Nicola, padovani che hanno proseguito l’attività paterna aprendo nel 2001 questa nuova azienda, rilevando dei terreni a Preganziol. Se la prima è una realtà pluripremiata, che produce 40mila bottiglie l’anno, la seconda ha puntato tutto su produzioni adatte al terreno ricco di sapidità della zona di produzione, come Chardonnay e Cabernet Franc, ottenendo un tasso di crescita annuo superiore al 20%, toccando nel 2018 un fatturato di 1 milione e mezzo con circa 4 mila bottiglie vendute. —

Simone Varroto

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