Via libera agli affitti a canone concordato a Ponte San Nicolò
Rivoluzione nel mondo degli affitti a Ponte San Nicolò: sarà possibile affittare a canone concordato godendo dei vantaggi della legge 80 del 2014. In poche parole: tasse in meno per i proprietari e canoni più bassi per chi cerca casa. L’accordo territoriale, firmato poche settimane fa, è stato presentato ieri in municipio dal sindaco Enrico Rinuncini, dalle associazioni degli inquilini Sicet, Sunia e Adoc e da quelle dei proprietari Asppi, Confedilizia e Uppi. Ponte San Nicolò ha avuto diritto ad accedere al regime agevolato in quanto teatro di un’emergenza per eventi calamitosi negli ultimi cinque anni, nel caso specifico l’alluvione del 2010: su 104 Comuni dell’intera Provincia sono 76 quelli con questo spiacevole ma vantaggioso requisito. Al momento, però, solo in dieci Comuni (oltre a Ponte, anche Albignasego, Due Carrare, Limena, Noventa Padovana, San Giorgio in Bosco, Saccolongo, Teolo, Torreglia e Veggiano) è stata firmata l’intesa su iniziativa dell’amministrazione, altri, come Monselice e Cadoneghe, ne stanno ultimando l’iter. L’accordo prevede il calcolo oggettivo del valore del canone entro una serie di parametri dettagliati. A San Nicolò e Roncajette si andrà da un minimo di 3,30 a un massimo di 5,67 euro a metro quadro per mese, mentre a Roncaglia e Rio da 3,50 a 6,30 euro.
A differenza del mercato libero, gli accordi di locazione avranno durata minima più bassa, a partire da tre anni più due, ma saranno estendibili secondo l’esigenza. Sarà possibile inoltre stringere anche accordi più brevi di natura transitoria, da uno a 18 mesi. Il vantaggio più grande sta comunque nel regime fiscale: fino al 2017 i proprietari pagheranno una cedolare secca del 10%, contro il 21% attuale, sul canone d’affitto. Poi si passerà al 15%, salvo proroghe. Ulteriori agevolazioni anche sull’Imu e sulle tasse di registro. Le associazioni hanno comunicato la disponibilità a dare consulenza ad affittuari e proprietari nella stipula dei contratti: possono rientrare nell’accordo sia i nuovi affitti che quelli vecchi dopo una rinegoziazione.
Andrea Canton
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