Via Manara, barriera contro droga e prostitute

Obiettivo del progetto isolare i civici 37 e 39 dal resto del quartiere Previsto un accesso riservato su via Grassi soltanto per i residenti
Lo spaccio e la prostituzione nei due palazzi della vergogna di via Manara hanno le ore contate: il Comune, spinto dalle proteste dei residenti e dalle sollecitazioni del consiglio di quartiere sta per isolare con un muro i condomini a luci rosse al civico 37 e 39 dal resto della via. Dopo Via Anelli, il Borgomagno quello di via Manara è la terza recinzione anti degrado in poco più di un anno. Al posto del marciapiede e delle aiuole, che separano il parcheggio dei due palazzi incriminati da via Grassi, verrà creato un ingresso carrabile a doppio senso di marcia. E dal parcheggio non sarà più possibile accedere a via Manara, perché la strada verrà chiusa con un cancello, un muretto o alcune fioriere. Allo studio ci sono due soluzioni per tentare di arrestare la criminalità che, dopo la chiusura di via Anelli fa affari d'oro con prostituzione e spaccio, a due passi dal cavalcavia Grassi.


La proposta.
Sono anni che i residenti di via Manara chiedono provvedimenti drastici per fermare il dilagare della prostituzione. E da quando sono state chiuse le sei palazzine del complesso Serenissima, la situazione si è ulteriormente aggravata. Per dare una risposta concreta ai residenti, la circoscrizione Est, il settore Mobilità e l'assessorato alla Polizia Municipale stanno progettando di isolare i due civici dal resto del rione aprendo un varco in via Grassi che permetterà l'accesso carrabile alle due palazzine a luci rosse. Togliendo parte del verde e il marciapiede dove le ragazze attirano i clienti. Allo stesso tempo verrà sbarrato l'accesso a via Manara, posizionando un muro, un cancello o delle semplici fioriere. «Beninteso - afferma Andrea Micalizzi, il presidente della circoscrizione Est - non abbiamo intenzione di erigere alcun muro. Nulla a che vedere con i provvedimenti presi in via Anelli. Qui l'intervento sarà molto meno invasivo. Probabilmente basteranno semplici fioriere a impedire il passaggio delle auto. Mentre gli spostamenti a piedi continueranno a essere consentiti in tutto il rione». Un accordo con i residenti e i proprietari delle abitazioni permetterà di prolungare la rete che già divide i due condomini da via Grassi. Impedendo in questo modo l'accesso dalla strada al cortile interno.


La viabilità.
L'attuale ingresso e uscita da via Grassi continueranno a essere utilizzabili. Si potrà percorrere via Manara in entrambi i sensi di marcia, fino allo sbarramento. «A tutt'oggi - chiarisce Micalizzi - in via Manara c'è un continuo via vai di auto dai due palazzi a luci rosse. Con questo provvedimento puntiamo a tutelare chi risiede nei condomini che nulla hanno a che vedere con questo giro. Ma vogliamo anche proteggere tutte quelle persone oneste che abitano, loro malgrado, nei palazzi incriminati. Nell'interesse di questi ultimi proporremo ai proprietari di prolungare la rete che separa i condomini da via Grassi, ponendo un cancello all'entrata del nuovo passo carrabile. La chiave verrebbe data solo ai residenti, e in questo modo si terrebbe lontano prostituzione e spaccio». La viabilità interna al rione, non subirebbe alcuna variazione.


I tempi.
«La prossima settimana - spiega l'assessore alla polizia municipale, Marco Carrai - incontreremo i residenti per proporre questa soluzione. Ci sembra praticabile, ed è stata caldeggiata più volte dagli stessi residenti. Non si tratta di una rivoluzione copernicana, la soluzione che proponiamo è a basso impatto. E agevolerebbe anche il lavoro di controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine». Il Quartiere 3 Est ha già stanziato 15.000 euro nel 2007 per risolvere il problema di via Manara. Soldi che sono immediatamente spendibili «È possibile realizzare il nuovo accesso carrabile da via Grassi e creare uno sbarramento su via Manara», precisa Micalizzi. «Mentre il prolungamento della rete di confine dei condomini incriminati e l'installazione di un cancello che permetta l'accesso ai soli residenti, sono provvedimenti che devono essere presi dai proprietari».


Il precedente.
Già nel 1999, con la giunta Destro, si discuteva su come risolvere i problemi di via Manara. Era stato predisposto un progetto che prevedeva una strada d'ingresso al parcheggio dei due condomini a luci rosse. E un'altra in uscita. «Ma il progetto non è mai stato finanziato», conclude Micalizzi. «L'amministrazione di centrodestra l'aveva sbandierato ai quattro venti, senza nemmeno verificarne la fattibilità».

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