Via Montà, ora c’è il tunnel: addio al passaggio a livello

PADOVA. Il sottopasso di via Montà è aperto al traffico. Dopo anni di attesa e di lunghissime code al passaggio a livello in via Bezzecca, finalmente auto e moto hanno potuto attraversarlo per la prima volta. Un nuovo ingresso in città che rivoluziona da subito la viabilità tra Porta Trento e via Bronzetti con Montà, Sant’Ignazio, Ponterotto e la zona dei Due Palazzi. E a testimoniare l’importanza dell’opera inaugurata lunedì, va evidenziata la partecipazione di moltissimi cittadini al taglio del nastro. Qualche inevitabile incolonnamento all'ora di punta, in serata, finché i padovani non avranno fatto l'abitudine alla novità.

A disinnescare eventuali proteste ci ha pensato subito il sindaco Sergio Giordani: «Ci sono stati problemi che hanno allungato i tempi, ma tutte le amministrazioni che ci hanno preceduto, compreso l’ultima, hanno lavorato per terminare quest’opera» ha evidenziato il primo cittadino. E ad ascoltarlo, a pochi passi, c’erano molti degli ex amministratori che si sono occupati di quest’opera. Dal suo predecessore Massimo Bitonci, all’ex assessore che si occupò direttamente di sbloccare alcuni lavori, Fabrizio Boron, ad Alain Luciani ed Elonora Mosco. Nessuna schermaglia stavolta tra le fazioni, ma solo una stretta di mano finale.

Il cantiere, però, è stato portati avanti (e pagato) soprattutto da Rete Ferroviaria Italiana, rappresentata ieri dal responsabile della struttura Progetti Soppressione e Risanamento Acustico, Gianluigi De Carlo: «Solo oggi forse capisco l’importanza dell’opera che abbiamo portato a termine, perché vedere tanta gente sorridente e felice riempie il cuore e ci dà l’idea di cosa abbiamo fatto», ha detto il rappresentante di Rfi. È finito quindi il calvario di automobilisti, camionisti e motociclisti in coda al passaggio a livello di via Bezzecca, dove passano circa 120 treni al giorno (la linea è quella che collega Padova a Bologna), bloccando il traffico per più di venti minuti ogni volta e più volte al giorno.

Il sottopasso Montà-Bezzecca (costato 8,8 milioni, tutti a carico di Rfi) è l’ultimo intervento previsto di eliminazione dei passaggi a livello dopo l’accordo sottoscritto tra Rete Ferroviaria Italiana, Regione Veneto e Comune di Padova (ai tempi di Ivo Rossi assessore) e include anche una pista ciclabile e un marciapiede leggermente sopraelevati rispetto al livello della strada dove da ieri passano le auto. Si è trattato di un intervento particolarmente complesso, che ha interessato, oltre alla linea ferroviaria Padova-Bologna, anche le linee raccordo Montà-Campo di Marte e Altichiero-Castelfranco.

È stata poi rivista anche parte della viabilità con una modifica all’innesto di via Peano con via Montà dove, per venire incontro alle esigenze dei residenti, è stato tutelato un cuneo verde che nel progetto iniziale doveva invece far posto all’asfalto. Ora però restano da risolvere due problemi: via Peano e via Bezzecca. I residenti nella prima strada chiedono anche che non venga realizzata la bretella che porta all’ex Foro Boario (in vista dell’approdo di Leroy Merlin) e i secondi insistono per la riqualificazione di una strada che ora è senza uscita. «Non ci dimentichiamo affatto di loro, e troveremo tutti insieme una soluzione», ha promesso il sindaco, Sergio Giordani.
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