Via Verdi Padova, il portico deserto: due soli negozi superstiti

Dall’ex sede Inps in piazza Insurrezione al “Bambi shop” c’è solo desolazione. «Qui non passa nessuno, il Comune intervenga contro degrado e abbandono»
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA -NEGOZI CHIUSI CORSO MILANO
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PADOVA. Dalla vecchia sede dell’Inps di piazza Insurrezione, sgomberata definitivamente a dicembre dello scorso anno, fino al negozio di calzature per bambini “Bambi Shop” di via Verdi, sotto all’alto porticato c’è la desolazione. Una situazione che ha radici profonde, ma che in questi mesi è peggiorata.

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IL QUADRO

Vetrine di attività commerciali dismesse, serrande impolverate, rifiuti di ogni genere depositati da chissà quanto tempo negli anfratti che dividono le saracinesche da quelle che un tempo erano le entrate di negozi alla moda. Dalla strada se ne sono andati quasi tutti, dal civico 12, dove fino ad aprile c’era il negozio di abbigliamento per giovani “Scout”, al civico 8, altro negozio di abbigliamento, al civico 6, dove c’era il negozio di antiquariato “Garola”, al civico 2, spazio occupato ormai diversi anni fa dal negozio di abbigliamento da donna “Jacky’O” .

LA TESTIMONIANZA

«Lavoro qui da 40 anni, ho due dipendenti che vengono da me rispettivamente da 30 anni e da 10 anni, ma potrei anche stare da sola. Qui non passa più nessuno» si lamenta Teresa, proprietaria del “Bambi Shop”. L’attività, spiega la titolare, vivrebbe ormai solamente della clientela che conosce il negozio e ci va apposta, non certo di quello che è il passaggio della via, praticamente azzerato.

DESOLAZIONE

«Qui non passa mai nessuno. D’altronde oltre a me e all’ottico non ci sono altri negozi sotto tutto il portico. La gente non ha motivi per percorrere questo tratto di strada». Un tratto di strada che oltretutto si sta sempre più degradando. «La mattina non pulisco solo la porzione di porticato di fronte al mio negozio ma vado più in là di tre vetrine. Mi dà fastidio che le persone che vengono in via Verdi trovino sporcizia e ragnatele dappertutto, non è certo un bel biglietto da visita».

MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA -NEGOZI CHIUSI CORSO MILANO
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PARK VICINO

Nonostante il tratto di strada sotto il portico dell’ex palazzo dell’Inps sia centralissimo e molto vicino al parcheggio di piazza Insurrezione, sembra che nessuno scelga di percorrere quella porzione di strada. «Per rendere l’idea di quello che sto dicendo» continua la commerciante, «sabato scorso sono rientrata dalle vacanze per riaprire il negozio. In una giornata intera non è entrata neppure una persona. Non mi era mai successo in 40 anni di lavoro». Teresa, essendo una delle poche commercianti rimaste spiega di non sapere neppure lei come risolvere il problema. «Dovrebbe essere il Comune a intervenire. In primis non si può lasciare sfitto un palazzo così grande e centrale come quello dell’Inps perché è ovvio che si crea un contesto di abbandono. Non nego di essere preoccupata per quest’inverno, quando le giornate si accorceranno e verrà buio presto. Dalle 17 mi chiuderò in negozio». Insomma secondo Teresa bisognerebbe fare qualcosa: «Ci vorrebbe una mobilitazione generale, che non posso certo fare io da sola. Per quel che mi riguarda la situazione sta diventando insostenibile. Rischio di dover lasciare a casa dipendenti che vengono da me da decine di anni o addirittura di chiudere definitivamente l’attività». —
 

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