Villa divorata dalle fiamme a Cadoneghe

Dal piano terra il fuoco si è propagato fino al tetto in legno dell’abitazione di via Pisana, a Mejaniga
MARIAN - FOTOPIRAN - CADONEGHE- INCENDIO ABITAZIONE
MARIAN - FOTOPIRAN - CADONEGHE- INCENDIO ABITAZIONE

CADONEGHE. Se salveranno qualcosa saranno forse solo i muri della bellissima villetta in via Pisana, andata completamente a fuoco ieri sera per un incendio accidentale, scaturito al pianterreno ma propagatosi fino al tetto che, in travi in legno, ha continuato a bruciare per ore, dando parecchio filo da torcere ai vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta la notte per avere la meglio su di esso.

Casa a fuoco a Stra, due morti
I vigili del fuoco sul posto (foto Pòrcile)

Sette le autobotti che sono dovute intervenire, perché dopo due ore dall'inizio del rogo i pompieri non erano ancora riusciti a spegnere le fiamme al piano superiore per riuscire poi ad entrare all'interno dell’abitazione.

MARIAN - FOTOPIRAN - CADONEGHE- INCENDIO ABITAZIONE
MARIAN - FOTOPIRAN - CADONEGHE- INCENDIO ABITAZIONE

La disperazione rigava di lacrime i volti dei coniugi Pinto, che fortunatamente sono riusciti a mettere in salvo le due figliolette, due gemelline, e anche il cagnolone di casa. Le piccole sono state ospitate dai vicini, anche perché una delle due aveva la febbre alta fin dal mattino, poverina, e non poteva stare fuori in una delle serate più glaciali della stagione: alle 21 il termometro segnava già meno 2 gradi. I genitori hanno trovato invece riparo e un po’ di conforto dentro l'ambulanza, rimasta lì a soccorrere eventualmente i vigili del fuoco, che hanno rischiato davvero tanto per avere la meglio su quelle fiamme maledette.

Ad accorgersi del principio di incendio, intorno alle 19.30, è stata una delle ragazzine, che ha immediatamente dato l'allarme. Pare che il rogo sia scaturito da una presa elettrica al pianterreno. Le fiamme hanno attecchito subito, intaccando gli oggetti che c'erano attorno. Il primo ad intervenire ad aiutare la famiglia Pinto è stato il fruttivendolo che ha il chiosco proprio alla rotonda tra via Pisana e via Marconi: aveva appena chiuso l'attività e, accortosi del fumo, è accorso per spegnere il fuoco. Con l'estintore ha domato le fiamme al pianterreno, che però, purtroppo, hanno fatto in tempo a propagarsi ai piani superiori, raggiungendo le travature di legno, che per la composizione e la struttura "ventilata", hanno continuato ad alimentare per ore le fiamme, senza fornire presto la possibilità ai pompieri di spegnerle né di arrivare a individuare il focolaio così da riuscire a eliminarlo.

Mentre le prime tre autobotti dei vigili del fuoco iniziavano i lavori di spegnimento, le bambine insieme al cane hanno trovato rifugio dentro l'auto di una conoscente che si trovava a passare di là. La serata poi l'hanno trascorsa a casa della vicina, anche perché appunto una delle due piccole aveva la febbre alta e stava male. Ai genitori non è rimasto invece che guardare, disperati, attraverso il vetro dell'ambulanza il fumo levarsi alto in cielo e le fiamme che, quando pareva che si fossero attenuate, continuavano ad inghiottirsi la loro vita, tutti i loro averi, ogni loro oggetto personale e ogni ricordo. Ciò che non è stato intaccato dal fuoco sarà stato inevitabilmente rovinato dall'enorme quantità d'acqua necessaria a spegnere le fiamme.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova